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AVIS: Covid-19 e plasma iperimmune, importante informarsi da fonti attendibili

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Redazione 5 Maggio 2020
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In questi ultimi giorni si parla molto, soprattutto sui social, del trattamento di pazienti Covid-19 con infusione di plasma iperimmune, cioè di plasma di persone guarite contenente anticorpi contro il nuovo Coronavirus.

La sperimentazione è in corso a Mantova e Pavia, e i primi risultati sembrano essere promettenti. È molto importante però informarsi a riguardo solo da fonti attendibili e non creare aspettative false e esagerate.

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La plasmaferesi, tra l’altro, non è una novità del 2020 ma è una procedura già utilizzata da tempo in medicina per curare diverse patologie.

Ecco la lettera scritta al riguardo dal Presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola.

«A seguito di messaggi che circolano nelle ultime ore su WhatsApp e Facebook, si vuole precisare e ribadire quanto già evidenziato relativamente alla terapia con plasma iperimmune contro il Covid-19.

Si è dimostrato che in molti casi il plasma è efficace per gli anticorpi presenti nei soggetti guariti, ma con il plasma prelevato si somministrano anche sostanze non necessarie per il trattamento di determinate patologie. Quindi, rappresenta una terapia sperimentale ed emergenziale già nota per altre malattie.

Serve ora capire quali sono gli anticorpi efficaci, isolarli, purificarli e poi somministrare solo quelli in dose controllata e farmacologica. Come avviene per le immunoglobuline antitetaniche, ad esempio.

È comunque importante sottolineare che questo approccio ha dimostrato che il plasma contiene degli elementi che funzionano contro il virus e lo neutralizzano.

AVIS, insieme al mondo scientifico e al Centro Nazionale Sangue, sta seguendo con molta attenzione l’evoluzione e si sta adoperando per studiare queste opportunità. Al momento, però, è importante mantenere la calma e informarsi sempre attraverso fonti attendibili e non creare false aspettative.

Appena conosceremo il test che meglio è in grado di rilevare e dosare questi specifici anticorpi e non appena le aziende di plasmaderivazione saranno in grado di produrre le immunoglobuline specifiche, coinvolgeremo la generosità dei donatori per la plasmaferesi».

Fonte: www.avis.it
Foto: www.avisveneto.it

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