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ASST Sette Laghi, attivo a Tradate un servizio per la cura delle ludopatie

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Redazione 25 Giugno 2020

Superata la fase acuta dell’emergenza sanitaria da Covid19, il Servizio di Prevenzione e Cura delle Dipendenze (SerD) dell’ASST Sette Laghi inaugura la Fase 2 presentando un nuovo servizio per la cura delle ludopatie. Dal 22 giugno è infatti operativo presso il SerT di Tradate in Via Alberto da Tradate 3 il Progetto GAP per la cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico in attuazione della DGR 585/18 della Regione Lombardia.

Il servizio si avvale della disponibilità di un’educatrice professionale e di una psicologa, opzionate mediante convenzione con la Cooperativa Solidarietà e Servizi, nonché di un Dirigente Medico individuato tra il personale del SerD. L’ambulatorio del “Progetto GAP” presso la Sede SerT di Tradate, così come quello per il trattamento del tabagismo operativo presso il SerT di Arcisate diventerà riferimento unico per tutto il territorio della ASST Sette Laghi anche se temporaneamente sarà ancora possibile per situazioni particolari rivolgersi  ai SerT di Arcisate, Cittiglio e Varese.

“Durante il lockdown – dice il dottor Claudio Tosetto, Responsabile del Servizio Prevenzione e Cura delle Dipendenze – la dipendenza dal gioco d’azzardo è diventata più insidiosa spostandosi dalle sale slot e dalle macchinette dei bar al computer di casa. I disturbi sono diventati così più severi perché da casa si può restare connessi anche h24 e contemporaneamente meno rilevabili e quindi curabili. Dai dati in nostri possesso – prosegue Tosetto – il fenomeno delle ludopatie coinvolge decine di migliaia di persone per un giro d’affari che nel solo territorio dell’ASST Sette Laghi ha superato i 570 milioni di Euro nel 2018. Complessivamente sono un migliaio i varesini che hanno chiesto di farsi curare per ludopatia. Nel 2019 i Sert dell’azienda hanno seguito un centinaio di pazienti coinvolgendo sempre le loro famiglie. Si tratta – prosegue Tosetto – una vera e propria piaga sociale che comporta spesso perdite economiche rilevantissime, crisi familiari e tentativi di suicidio.”  

L’identikit del giocatore patologico medio è il seguente: per il 65% maschio di ogni ceto sociale, le donne iniziano a giocare più tardi dei maschi, generalmente dopo i trent’anni. I maschi sviluppano spesso polidipendenze con assunzione di alcoolici e sostanze stupefacenti e tendono a procurarsi il denaro necessario a giocare tramite attività illegali.

In questo momento non è ancora possibile accedere fisicamente alle strutture dei SerT se non dietro appuntamento. I giocatori patologici e i loro familiari che volessero chiedere aiuto al Progetto GAP devono dunque telefonare (dalle 8.00 alle 14.00) o contattare via mail il Servizio Dipendenze presso la sede di Varese (tel. 0332 277410-1, mail: [email protected]) oppure direttamente a Tradate (tel. 0331 811524, mail: [email protected]). Il colloquio di orientamento verrà fissato entro sette giorni dal primo contatto.

A settembre riprenderanno poi gli interventi di sensibilizzazione e prevenzione sulla dipendenza dal gioco d’azzardo rivolti al personale dei presidi ospedalieri della ASST Sette Laghi iniziati un anno fa con la somministrazione di un questionario on-line a cui è seguito un seminario di formazione con la partecipazione di un centinaio di operatori. Il piano degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione si è forzatamente interrotto a causa del lock-down ma ora gli operatori del gruppo di lavoro “Prevenzione & Comunicazione” stanno riprogrammando e ridefinendo la metodologia operativa degli interventi previsti (parte in presenza e parte mediante strategie digitali che utilizzano i social network) così da poter riprendere gli interventi subito dopo l’estate.

Fonte: www.asst-settelaghi.it

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