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Pazienti oncologiche: partito al Sant’Anna il gruppo di auto aiuto

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Redazione 28 Gennaio 2019
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Al Sant’Anna è partita  “La 500 gialla” , il gruppo di auto e mutuo aiuto per le pazienti oncologiche. Sono già dodici le donne che sono salite “a bordo” e che aspettano nuove compagne di viaggio per affrontare insieme un percorso di conforto e sostegno reciproco. 

L’iniziativa, promossa dall’Oncologia e dall’associazione Centro di Riferimento oncologico “Tullio Cairoli” onlus, ha preso il via ufficialmente il  24 gennaio, nel Day Hospital Medico Oncologico (piano 0 blu) del presidio di San Fermo della Battaglia dalle 16 alle 18 e si articola in un ciclo di altri cinque incontri gratuiti in programma il  21 febbraio , il  21 marzo , il  16 aprile , il  16 maggio , il  13 giugno . Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la psicologa Paola Zavagnin al numero 349.5762655.

Il gruppo 

Il gruppo di auto-mutuo-aiuto è costituito da persone accomunate da una medesima esperienza, in questo caso la malattia oncologica, e rappresenta una delle molteplici proposte che fanno parte delle modalità di accoglienza e di presa in carico dell’Oncologia del presidio comasco. “Oltre all’aspetto sanitario, caratterizzato da un’offerta di cure mediche al top e dall’adesione a protocolli nazionali e internazionali – specifica Monica  Giordano , primario dell’Oncologia del Sant’Anna e presidente dell’associazione -, l’Oncologia si prende cura dei pazienti a 360 gradi. E’ per questo che abbiamo da tempo avviato un percorso per ampliare le nostre proposte con iniziative che non sono solo opzionali ma attivano una reazione positiva alle cure che è scientificamente provata”.

Il nome del gruppo è stato scelto proprio dalle prime partecipanti che hanno fatto da apripista al progetto, ispirate, durante una cena, da un quadro appeso nel ristorante e raffigurante l’iconica vettura. “All’interno del percorso oncologico – spiega  Zavagnin – il gruppo può rappresentare un’occasione d’incontro e di confronto reciproco in cui poter condividere le proprie emozioni. Confrontarsi, ascoltare l’esperienza di altre compagne di strada può aiutare le donne ad accettare il cambiamento del corpo e ad affrontarlo in modo meno doloroso, vincendo la paura di toccare argomenti delicati che creano disagio e sofferenza, sapendo di non essere sole”.

La mente come alleata contro il tumore 

Mantenere un equilibrio e un benessere psicologico mentre si affronta un tumore sembra una sfida impossibile. “Ciascuno – prosegue la psicologa – reagisce in modo molto diverso alla diagnosi e ai trattamenti. Per questo può essere utile condividere le intense emozioni sperimentate, i dubbi e i pensieri che man mano emergono durante il percorso. Il confronto potrà servire a dare voce ai pensieri, ad avere uno spazio per condividere ed esternare le paure, renderle meno pressanti e più comprensibili”.

Per le mamme 

Puo’ essere molto difficile vivere il tuo ruolo di mamma e affrontare al contempo la malattia. “Molti genitori aggiunge Zavagnini – scelgono di proteggere i figli dall’esperienza della malattia illudendosi che possano non accorgersi di nulla. In realtà, anche i bambini molto piccoli sono estremamente ricettivi ai discorsi dei grandi, alle emozioni che si respirano in casa, al linguaggio non verbale che si trasmette spesso inconsapevolmente. Per le donne che si sentono in difficoltà nel trovare le parole giuste per parlare della malattia, anche il gruppo può essere di supporto in questo passaggio delicato ma fondamentale. Condividere aiuta a sentirsi vicini e a dare speranza, rassicurare, esplorare paure e mobilitare energie e positività”.

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Fonte: comunicato ASST Lariana