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Qualità dell’aria in città e altezza: stare in alto aiuta?

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Giovanni Deleo 25 Agosto 2019
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Per quanto la qualità dell’aria sia spesso oggetto di discussione durante cene tra amici, confronti prima di comprare casa e in pausa caffè sul posto di lavoro, vogliamo per una volta interrogarci sul fatto che ci siano davvero degli studi capaci di provare che la qualità dell’aria migliori vivendo ai piani più alti (e se sì, di quanto).

Ebbene, di studi a riguardo ce ne sono davvero pochi, di cui uno però estremamente interessante, prodotto dall’Arpa Emilia Romagna (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna).

Nel loro studio hanno utilizzato il palazzo della regione a Bologna, molto alto, per misurare contemporaneamente la qualità dell’aria a diverse altezze in diverse fasi dell’anno e capire se l’inquinamento effettivamente si riduca salendo.

Qualità dell’aria e altezza: i risultati dello studio

Rispetto all’impatto sull’esposizione della popolazione agli inquinanti, le differenze dovute alla quota appaiono significative solo nel caso di edifici di notevole altezza; in quelli alti fino a una quindicina di metri (tre/quattro piani) le variazioni di concentrazione di inquinanti legate alla quota risultano infatti minime. Ciò vale soprattutto per il PM2,5,  inquinante fra i più importanti per la nostra salute, che presenta lievi differenze al variare della quota, anche nel caso di edifici molto alti. (RM)

Fonte: Arpae

(fonte: Arpae)

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