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Mantova: le asportano un tumore alle ovaie, ora è incinta

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Redazione 2 Luglio 2020
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Le asportano un tumore alle ovaie e rimane incinta di due gemelli: è la storia commovente di una ragazza di 37 anni sottoposta a un intervento di chirurgia oncologica a tutela della fertilità dall’equipe della struttura di Ostetricia e Ginecologia del Carlo Poma di Mantova, diretta da Paolo Zampriolo

Si tratta di un intervento molto delicato e rara è la notizia di una gravidanza che la giovane donna ha dato ai medici nei giorni scorsi, durante l’ultimo controllo. Una gioia per lei e per il personale che l’ha seguita, soprattutto nel dramma della pandemia. 

Da anni all’ospedale di Mantova opera infatti un gruppo di lavoro dedicato alla cura dei tumori ginecologici. L’impegno degli specialisti coinvolti ha portato alla nascita di uno specifico percorso di diagnosi e cura: grazie alla preziosa collaborazione delle strutture di Ginecologia e Ostetricia degli ospedali di Asola a Pieve di Coriano è stato possibile creare una Rete Oncologica Ginecologica. 

Recentemente, proprio durante l’emergenza Covid – spiega Luca Orazi, il ginecologo che ha preso in cura la paziente e responsabile del gruppo di lavoro – l’ASST di Mantova è riuscita a mantenere adeguati standard di trattamento anche in ambito oncologico. L’impegno profuso nella lotta sui due fronti è stato in questi giorni ricompensato da un vero miracolo: proprio mentre la pandemia infuriava, siamo riusciti a tutelare la vita nel suo nascere più forte di tutto, contro tutto. Con grande soddisfazione – conclude il medico – abbiamo condiviso la felicità di questa futura mamma. Della malattia non c’è più traccia e la gravidanza procede regolarmente”.  

La futura mamma è grata al medico e ai colleghi che l’hanno operata, seguendola con professionalità e umanità: “Grazie alla professionalità e umanità del dottor Orazi e della sua equipe, l’operazione è andata bene e le mie ovaie hanno riacquistato la loro funzionalità. Un angelo col camice bianco ha permesso di credere ancora nel mio sogno”.           
Una grande soddisfazione per la giovane, che lancia un appello alle altre donne: “Non posso spiegare il turbine di emozioni di quel periodo…paura, tristezza, rassegnazione e infine gioia infinita. Questa mia testimonianza, dettata dal mio cuore, vuole trasmettere la speranza a tutte le ragazze che si trovano, o si troveranno, nella mia stessa situazione. Non mollate e affidatevi alle strutture e ai medici competenti. Solo così potrete concretizzare i vostri desideri!

Nell’ambito della rete oncologica ginecologica oggi le pazienti affette da tumori vengono centralizzate all’Ospedale di Mantova che, per requisiti di struttura, offre le garanzie necessarie per la gestione multidisciplinare di queste malattie. Il vantaggio è quello di poter usufruire di un servizio di alto livello, condiviso e aggiornato, coerente con le linee guida internazionali. 
È stato così possibile introdurre tecniche diagnostiche e chirurgiche innovative. Attraverso il potenziamento della diagnostica ecografica di secondo livello e l’incremento notevole della chirurgia mini-invasiva, oggi a Mantova la maggior parte dei tumori viene trattata con chirurgia mini-invasiva con notevole beneficio per le persone. 

Un approccio terapeutico e culturale all’avanguardia nella gestione dei tumori ginecologici nelle donne giovani: la chirurgia Fertility Sparing che permette, in casi selezionati, di curare la malattia tumorale preservando la possibilità di avere figli. 

Nella foto l’équipe della struttura: terzo da sinistra Luca Orazi e accanto il direttore Paolo Zampriolo

Fonte: www.asst-mantova.it

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