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Carlo Besta, ricerca: il “Sistema DYSPA” vince il bando Starting Grant del Ministero

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Redazione 24 Novembre 2020
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Il progetto di ricerca DYSPA sulla valutazione quantitativa di bambini con disturbi del movimento, proposto dalla dottoressa Francesca Lunardini e condotto presso la Neuropsichiatria Infantile dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano, è il vincitore per la categoria Starting Grant, quella dedicata a giovani ricercatori con età inferiore a 33 anni, del Bando di Ricerca Finalizzata 2019 del Ministero della Salute.

Il Sistema DYSPA: una valutazione neuromotoria innovativa per quantificare distonia e spasticità in bambini con disturbi del movimento acquisiti e genetici”.
È questo il titolo del progetto, vincitore per la categoria Starting Grant – quella dedicata a giovani ricercatori con età inferiore a 33 anni – del Bando di Ricerca Finalizzata 2019 del Ministero della Salute, proposto dalla Dottoressa Francesca Lunardini e che verrà condotto nei prossimi tre anni presso la Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico “Carlo Besta” con un finanziamento di  130mila euro. Il progetto verrà svolto all’interno dell’Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile sotto la supervisione della Dottoressa Giovanna Zorzi e dell’Unità Operativa 6 – Neurofisiopatologia in collaborazione con il Dottor Davide Rossi Sebastiano.

Tutto parte dalla consapevolezza di quanto sia essenziale, ma allo stesso tempo difficile, disporre di strumenti in grado di quantificare – con misure sensibili e oggettive – la presenza e il grado dei diversi problemi motori nei bambini, specialmente quando ne coesiste più di uno. La capacità di quantificare i diversi disturbi diventa, infatti, centrale sia nella fase di diagnosi – per comprendere quanto ogni singolo segno motorio contribuisca al deficit complessivo – sia nella selezione e valutazione del trattamento ideale per ogni piccolo paziente.

Il Sistema DYSPA si inserisce proprio qui: si pone, infatti, l’obiettivo di ideare e sviluppare un Sistema multi-segnale – che combini misure cinematiche ed elettromiografiche – per realizzare una valutazione quantitativa della performance neuromotoria del bambino durante l’esecuzione di esercizi funzionali e del grado di impedimento motorio utilizzando specifici indici di distonia e spasticità, per guidare in modo sempre più puntuale la scelta del trattamento da proporre e per valutare l’efficacia di quest’ultimo in bambini con disordini del movimento, acquisiti o genetici. 

Evidenze preliminari di alcune ricerche hanno dimostrato il potenziale di studi sulla valutazione quantitativa di bambini con disturbi del movimento al fine di aggiungere importanti informazioni alla valutazione della severità basata semplicemente su scale cliniche, e al fine di aiutare a discriminare tra diversi segni clinici ipertonici. Tuttavia, prima di introdurre questi strumenti nella pratica clinica, è di cruciale importanza sviluppare un sistema e protocolli ben strutturati, facili da usare e replicabili, che possano adattarsi sia all’arto superiore sia a quello inferiore, a seconda del deficit del paziente. Proprio uno degli obiettivi specifici di questo progetto.

Francesca Lunardini, studi al Politecnico di Milano, è una ricercatrice in Ingegneria Biomedica, con un background nella riabilitazione e valutazione funzionale di pazienti con disturbi del movimento, con particolare attenzione all’infanzia. 
«Il mio interesse verso i disturbi del movimento in età pediatrica è nato durante la tesi triennale, svolta in collaborazione con l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, ed è proseguita durante la tesi magistrale, svolta presso la University of Southern California (Los Angeles) e il Children Hospital di Los Angeles, sotto la supervisione del Professor Terence D Sanger» dice Francesca. 
Dottorata, con lode, in Bioingegneria al Politecnico di Milano, in collaborazione con la University of Southern California, con una tesi incentrata su metodologie elettromiografiche per lo studio e la riabilitazione del controllo motorio in bambini affetti da distonie primarie e secondarie, dopo un postdoc presso la Northeastern University di Boston per approfondire lo studio del controllo motorio, è tornata in Italia, al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, incentrando la sua ricerca sull’e-health e sullo sviluppo di piattaforme di tele-monitoraggio trasparente.   
«Vorrei davvero contribuire, con il mio lavoro, a portare un cambiamento positivo nella vita dei pazienti e delle loro famiglie. Adoro incontrare nuove persone, trovare nuove prospettive e idee stimolanti». I suoi interessi? «Leggere un libro sulla spiaggia, perdermi di fronte a un quadro di Vermeer, e ballare salsa».

Fonte: www.istituto-besta.it
Foto: la Dottoressa Francesca Lunardini

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