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Mortalità coronavirus: varia esponenzialmente con l’età

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Redazione 24 Febbraio 2020
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Come è distribuita la mortalità di questo nuovo coronavirus? Prendiamo questi dati con le pinze: a parlare è una pubblicazione nel Chinese Journal of Epidemiology aggiornata all’11 febbraio e riguarda, appunto, la Cina.

Attenzione: c’è da considerare in questi dati il fatto che più sale l’età delle persone coinvolte e con ogni probabilità più aumenta l’utilizzo della medicina tradizionale cinese al posto di quella occidentale che – non avendo basi scientifiche di alcun tipo nella lotta ai virus – ha ulteriormente complicato la situazione. Infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità colloca la mortalità per il virus fuori Wuhan a un valore nettamente più basso, pari allo 0.7%.

  • Nessun decesso da coronavirus sotto i dieci anni e il virus avrebbe solo lo 0,2% di letalità tra i 10 e i 19 anni.
  • I decessi aumentano con l’età, molto probabilmente per la presenza di altre patologie che rendono più debole il sistema immunitario: la percentuale resta lo 0,2% tra i 19 e i 39 anni.
  • Raddoppia la mortalità, seppur ancora molto bassa, tra i 40 e i 49 anni (0,4%).
  • Triplica per le persone tra i 50 e i 59 anni: 1,3%.
  • 3,6% tra i 60 e i 69
  • 8% tra i 70 e i 79 anni.
  • 14,8% tra gli over-80.

Se anziché utilizzare l’età per creare classi statistiche utilizziamo come criterio quali altre malattie avevano i deceduti si notano questi livelli di mortalità:

  • Malattie cardiovascolari 10,5%
  • Diabete 7,3%
  • Problemi cronici respiratori 6,3%
  • Ipertensione 6,0%
  • Cancro 5,6%
  • La mortalità senza alcuna altra malattia iniziale è pari allo 0,9%

Il nostro consiglio per tutti è quello di rispettare le norme igienico-sanitarie basilari, e per la fetta più anziana e debole della popolazione (persone immunodepresse, con patologie croniche, problemi respiratori) è comunque di limitare i momenti di aggregazione, possibilmente delegare a qualcuno più giovane i compiti che comportano attese in coda o maggiore esposizione.

Evitate trattamenti parascientifici, rivolgetevi sempre a medici seguendo le direttive del Ministero della Salute

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