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Lombardia, ecco il programma regionale di raccolta del plasma iperimmune

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Redazione 19 Gennaio 2021

Il plasma iperimmune costituisce una possibile risorsa terapeutica (la sua potenziale efficacia è tuttora oggetto di studio in protocolli clinici sperimentali) sia per la cura che per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2: ecco come funziona il programma di raccolta in Lombardia.

Esso presenta un elevato livello di anticorpi specifici, che possono contribuire a neutralizzare il virus e a ridurne la carica virale, attraverso l’immunizzazione passiva.

Questi anticorpi possono essere presenti nel sangue dei soggetti che hanno contratto l’infezione manifestando in forma grave la malattia Covid-19 e sono guariti, oppure che hanno contratto l’infezione con sintomi lievi o addirittura in forma asintomatica e hanno eliminato il virus.

Il Programma regionale di raccolta del plasma iperimmune anti-SARS-CoV-2 si propone di valorizzare il grande lavoro già svolto in questi mesi da numerose Aziende Socio Sanitarie Territoriali e Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico lombardi, con il prezioso contributo delle Associazioni di Donatori Volontari di Sangue, in particolare mediante il progetto condiviso tra la Struttura Regionale di Coordinamento (SRC) di AREU e AVIS Regionale; in tal modo convogliando tutte le energie verso un obiettivo comune fin dalla Fase 1 della pandemia: raccogliere il plasma in tempi rapidi, poiché non conosciamo la durata degli anticorpi neutralizzanti nel plasma dei soggetti guariti.

Qualora l’efficacia terapeutica del plasma immune COVID venga confermata dai risultati scientifici, questo progetto consentirà di ampliare l’accesso alle terapie dei pazienti su scala regionale fino a sostenere anche eventuali necessità di altre Regioni.

Si evidenzia inoltre che la trasfusione di plasma è oggi considerata una terapia a basso rischio e che non vi sono, tuttora, evidenze nella letteratura scientifica che il sangue e i suoi prodotti siano veicolo di contagio.

Chi può aderire al Programma?

Possono aderire i seguenti soggetti:

Gruppo 1 – soggetti convalescenti segnalati dalle Strutture Ospedaliere. Tali soggetti hanno già manifestato la malattia e sono negativi al tampone nasofaringeo; in caso di adesione al protocollo, devono sottoporsi a test sierologico per la ricerca di anticorpi anti-SARS-CoV-2;

Gruppo 2 – soggetti individuati nell’ambito dei programmi di screening attuati da Regione Lombardia e segnalati dalla Medicina del Lavoro delle Strutture Ospedaliere o comunque nell’ambito della rete sanitaria regionale. Tali soggetti devono risultare positivi al test sierologico, con una quantità adeguata di anticorpi neutralizzanti nel plasma, ed essere negativi al tampone;

Gruppo 3 – soggetti che si autocandidano. Si tratta di persone che hanno già manifestato la malattia o sono stati posti in quarantena obbligatoria e sono negativi al tampone nasofaringeo; questi soggetti devono comunicare la propria disponibilità al Reparto che li ha avuti in cura o al SIMT nell’area di vicinanza (vedi allegato) e, in caso di adesione al protocollo, devono risultare positivi al test sierologico, con una quantità adeguata di anticorpi anti-SARS-CoV-2 nel plasma. In pratica tali soggetti saranno ricondotti in uno dei due gruppi precedenti.

Gruppo 4 – donatori periodici di sangue ed emocomponenti iscritti ad Associazione di donatori volontari. A partire giugno scorso è stato avviato in Lombardia un progetto regionale, in collaborazione con la Struttura Regionale di Coordinamento per le attività trasfusionali (SRC) di AREU e AVIS Regionale Lombardia che consente di analizzare il plasma dei donatori di sangue portatori di anticorpi anti-SARS-CoV-2 e raccogliere il plasma iperimmune.

Le strutture cui rivolgersi per ricevere informazioni o per aderire alla raccolta del plasma immune anti-SARS-CoV-2, previo appuntamento e valutazione di idoneità sono:

  • Per i donatori periodici di sangue ed emocomponenti associati, i Centri di raccolta a cui afferiscono abitualmente (Servizio Trasfusionale o Unità di Raccolta Associativa).
  • Per i cittadini volontari, i Servizi Trasfusionali indicati nell’elenco allegato a questa pagina. Da ciascun SIMT possono dipendere Articolazioni Organizzative nel territorio di competenza dell’ASST/IRCCS a cui afferiscono.

Quali sono i requisiti clinici generali per essere inclusi negli elenchi?

I requisiti clinici generali per un cittadino volontario che desidera essere donatore di plasma iperimmune sono gli stessi applicati per i donatori periodici di sangue ed emocomponenti associati e rispondono perciò alla vigente normativa trasfusionale in materia:

  • età compresa fra 18 e 60 anni
  • test sierologico per anticorpi neutralizzanti anti-SARS-CoV-2 con positività ≥ 80 UA/mL
  • tampone rinofaringeo negativo
  • completa assenza di sintomi da almeno 14 giorni
  • non avere avuto contatti con un soggetto sospetto o conclamato Covid-19 da almeno 14 giorni
  • essere in condizioni generali di salute buone

Si evidenzia che, in base alla vigente normativa trasfusionale, il plasma raccolto da donne con precedenti gravidanze o da soggetti di entrambi i sessi con pregresse trasfusioni non può essere destinato ad uso clinico e verrà affidato all’industria farmaceutica per la lavorazione, ottenendone di ritorno farmaci medicinali plasma derivati ed eventualmente il farmaco Immunoglobuline neutralizzanti anti-SARS-CoV-2.

Se sono stato inserito un uno degli elenchi del Programma come potrò essere chiamato?

Gli elenchi predisposti per i cittadini volontari vengono trasmessi al Servizio Trasfusionale (SIMT) di riferimento, che provvede a contattare i soggetti candidabili secondo specifica programmazione.

I soggetti vengono invitati ad un colloquio presso il SIMT durante il quale vengono informati dettagliatamente circa il programma, le sue modalità di esecuzione e le sue finalità e viene acquisito il consenso informato.

Il SIMT verifica la sussistenza dei criteri necessari per l’arruolamento (tramite questionario donatori e visita medica) e, valutata l’idoneità del candidato, concorda con il soggetto gli appuntamenti per la donazione del plasma iperimmune, prevista, secondo il programma, in due sedute.

Quale uso viene fatto del plasma iperimmune raccolto durante le donazioni?

La prospettiva è di lunga visione:

– nel breve periodo il plasma iperimmune, lavorato interamente all’interno delle competenti Strutture della Rete Trasfusionale Regionale, viene messo a disposizione per la cura dei pazienti Covid-19 nell’ambito di studi clinici sperimentali o di trattamenti compassionevoli;

– nel medio e lungo periodo il plasma iperimmune potrà permetterci di ottenere prodotti farmaceutici di proprietà del Servizio Sanitario pubblico utili nella cura della malattia Covid-19.

CLICCA QUI per leggere l’elenco centri trasfusionali per la raccolta del plasma iperimmune
aggiornato al 30 novembre 2020

Fonte: www.regione.lombardia.it

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