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Virus, gli anticorpi monoclonali riducono del 70% ricoveri e decessi

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Redazione 28 Gennaio 2021
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I due anticorpi monoclonali combinati, sviluppati dall’azienda farmaceutica americana Eli Lilly, abbattono del 70% il rischio di ricovero in ospedale e di decesso per i pazienti a rischio infetti da SARS-CoV-2. Lo ha annunciato l’azienda stessa con un comunicato.

Uno dei due, il Bamlanivimab (LY-CoV555), è già stato approvato per l’utilizzo di emergenza da FDA mentre per l’altro, l’Etesevimab (LY-CoV016), si sta concludendo con ottimi risultati lo studio di fase 3.

Cosa sono?

Sono due immunoglobuline semi-sintetiche, ottenute in laboratorio da plasma iperimmune da pazienti guariti dall’infezione da Covid-19, progettate per colpire porzioni differenti della proteina Spike del coronavirus, quella cioè che il virus utilizza per legarsi al recettore ACE-2 delle cellule umane.
Lo studio di Fase 3, denominato “Blaze-1”, coinvolge oltre mille soggetti contagiati dal virus, tutti considerati a rischio di sviluppare la forma severa della malattia poiché facenti parte delle fasce sensibili (anziani, affetti da obesità e patologie croniche a rischio).

I risultati domistrano che che chi aveva assunto i farmaci presenta un rischio ridotto del 70%. Inoltre è stata osservata una significativa riduzione della carica virale e un recupero più rapido dei sintomi nei pazienti trattati. I farmaci sono stati ben tollerati, con percentuali di reazioni avverse paragonabili a quelle evidenziate nel gruppo placebo.

“Si tratta di risultati entusiasmanti, che replicano i dati positivi della Fase 2 in un insieme molto più ampio di pazienti e aggiungono prove cliniche sul ruolo che gli anticorpi neutralizzanti possono svolgere nella lotta a questa pandemia. Mentre i risultati di Fase 2 sugli anticorpi monoclonali per COVID-19 possono avere un’accettazione limitata per la terapia, i dati di Fase 3 rafforzano ulteriormente le prove disponibili”, ha affermato il professor Daniel Skovronsky, direttore scientifico e presidente di Lilly Research Laboratories.

CLICCA QUI per leggere il comunicato dell’Azienda farmaceutica

Fonte: www.investor.lilly.com

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