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Tumore al Pancreas: la ASST Pavia nel progetto innovativo di radioterapia

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Redazione 20 Gennaio 2019

L’ASST di Pavia aderisce, presso l’Ospedale Unificato di Broni Stradella, allo studio “Pioppo” avviato dal CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologia per il trattamento dei tumori) in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia.

PIOPPO è l’acronimo di Preoperatoria con IOni carbonio Per tumore del Pancreas Operabile ed è uno studio clinico di fase II per valutare il trattamento preoperatorio con chemioterapia e radioterapia con ioni carbonio (CIRT) di adenocarcinomi del pancreas operabili o borderline.
Dopo sei settimane di chemioterapia neoadiuvante (come da protocolli standard) i pazienti vengono sottoposti a radioterapia preoperatoria con ioni. Lo studio ha una durata di 3 anni e un follow up di ulteriori 2 anni. Possono essere arruolati nello studio pazienti di età compresa tra 18 e 75 anni: la radioterapia ha una durata prevista di due settimane, con quattro frazioni a settimana, e non verrà associata a chemioterapia concomitante. Dopo un periodo di 4-6 settimane dal termine dell’adroterapia è prevista una valutazione della risposta al trattamento con un esame e l’intervento chirurgico. Infine, nella fase post-operatoria, a distanza di 30-40 giorni dall’intervento, il protocollo prevede sei cicli di chemioterapia.

Con questa adesione, l’ASST di Pavia intende contribuire a dare una speranza in più ai malati di cancro al pancreas che rappresenta attualmente la quarta causa di morte per tumore nei paesi più sviluppati.

Per l’ASST di Pavia, il Responsabile scientifico del progetto è il professor Mario Alessiani, Direttore dell’U.O.C. Chirurgia Generale dell’Ospedale Unificato di Broni-Stradella.

Dott. Alessiani, può spiegare gli scopi del progetto?
“Per i pazienti con neoplasia maligna del pancreas esocrino resecabile, il tasso di sopravvivenza a cinque anni rimane molto basso. Questo studio vuole valutare se l’innovativo trattamento pre-operatorio con ioni carbonio in associazione alla chemioterapia è in grado di migliorare la sopravvivenza senza progressione della malattia nonché la sopravvivenza globale. Studi giapponesi hanno dimostrato che gli ioni carbonio agiscono con grande efficacia e precisione sulle cellule tumorali pancreatiche”.

Pioppo quindi lascia la porta aperta verso qualche speranza.
“L’ipotesi è che con questo trattamento pre-operatorio si possa prevenire la migrazione di cellule tumorali, rendendo l’intervento chirurgico più radicale e quindi riducendo l’incidenza di metastasi successive. I primi casi trattati e poi operati hanno dimostrato che l’intervento di resezione pancreatica non presenta maggiori difficoltà tecniche conseguenti al trattamento e che la ripresa post-intervento è normale. Occorrerà però attendere il periodo di follow-up previsto dallo studio per avere i risultati definitivi sulla sopravvivenza a distanza”.

Dott. Alessiani, come spiega l’adesione dell’ASST a Pioppo?
“La partecipazione di ASST di Pavia a questo studio è stata resa possibile dalla disponibilità della dott.ssa Francesca Valvo, direttore medico del CNAO e responsabile della ricerca, dalla dott.ssa Silvia Brugnatelli, responsabile dello studio per l’oncologia del San Matteo, e dal dott. Lorenzo Cobianchi, responsabile dello studio per la Chirurgia 1 del San Matteo. A loro va il mio ringraziamento perché questa collaborazione è una concreta dimostrazione di sinergia fra i centri di alta specializzazione medica di Pavia e le strutture ospedaliere della sua provincia”.

Il comunicato è della ASST Pavia

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