fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Bergamo Medicina Notizie Locali Lombardia Top

Procreazione Medicalmente Assistita: le novità del centro del Policlinico San Pietro

blank
Redazione 15 Luglio 2020
blank

Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico San Pietro riparte in Fase 3 con l’attività di fecondazione assistita in convenzione SSN. Scopri chi può accedere e i trattamenti possibili. 

Nel 2017 (ultimo dato dell’Istituto Superiore di Sanità disponibile) il 3% dei nati totali in Italia è stato concepito con un ciclo di procreazione medicalmente assistita: si parla di 13.745 bambini, un numero in costante aumento, significativo sia in assoluto, sia in relazione al trend di natalità che caratterizza il nostro Paese. 

Con la Fase 3 dell’emergenza COVID-19, l’Unità di Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico San Pietro è pronta a ripartire con l’attività di fecondazione assistita in convenzione SSN. 

E lo fa con una nuova équipe guidata dal dottor Andrea Borini (responsabile di 9.baby, il primo network italiano di centri per la fertilità) e nel segno della sicurezza con la riorganizzazione degli spazi e delle attività, a partire dall’accoglienza dei pazienti alla visita e all’esecuzione della procedura.

Chi può accedere ai trattamenti di fecondazione assistita

Secondo la legge 40/04 e successive modifiche, possono accedere ai trattamenti di fecondazione assistita le coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi

La legge permette il ricorso alle tecniche di PMA solo quando sia accertata l’impossibilità di rimuovere diversamente le cause che impediscono la procreazione; l’accesso è comunque possibile solo nei casi di: 

  • sterilità o di infertilità inspiegate 
  • casi di sterilità o di infertilità da causa accertata

In entrambi i casi è necessario che lo stato di infertilità sia certificato. 

Ulteriori regole sono contenute nell’accordo stato-regioni e nei regolamenti regionali che definiscono le caratteristiche da soddisfare per accedere ai trattamenti in convenzione con il SSN. 

Il percorso delle coppie: il colloquio e le fasi preliminari 

Questo il percorso all’interno del Centro PMA del Policlinico Ponte San Pietro: si parte con una consulenza preliminare, un medico della nostra équipe valuta la storia clinica della coppia, definendo il quadro e stabilendo quale sarà il percorso più opportuno seguire. 

Il medico può richiedere alcune analisi preliminari ad entrambi i componenti della coppia. Anche sulla base dei risultati delle analisi, il medico consiglia il trattamento più idoneo e illustra le procedure, le percentuali di successo, i rischi correlati al trattamento, i costi e tutte le implicazioni della Legge 40/2004 e successive. 

Il colloquio, peraltro, è anche il momento in cui è possibile chiarire dubbi o stereotipi diffuso in merito alla fecondazione assistita. Inoltre, è questo il momento nel quale si crea un rapporto di fiducia con lo specialista che accompagna la coppia verso la realizzazione del proprio desiderio.

I trattamenti possibili

Il centro di PMA del Policlinico San Pietro offre la possibilità di effettuare tutto il percorso, a partire dalla consulenza preliminare, nel corso della quale si identifica il trattamento migliore per la coppia, fino ad arrivare ai trattamenti di secondo livello, che prevedono fecondazione in vitro e successivo transfer di embrioni (FIVET, ICSI). 

L’équipe è sempre a disposizione per analizzare la condizione della coppia che si rivolge al Centro e definire il percorso da seguire, chiarendo gli aspetti medici e stando vicino ai pazienti, lungo il cammino della PMA a volte difficile anche dal punto di vista psicologico. 

Infertilità, un problema in crescita

La fecondazione assistita o PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) è l’insieme delle tecniche che la medicina della riproduzione ha sviluppato per tentare di risolvere le patologie che ostacolano la riproduzione naturale. Ad oggi offre molte strade diverse per superare una problematica sempre più diffusa quale l’infertilità. 

Questa, definita come l’assenza di concepimento dopo 12/24 mesi di rapporti mirati non protetti, riguarda secondo stime recenti tra il 15% e il 20% delle coppie ed è riconosciuta come una vera e propria patologia dall’OMS

Sì, si tratta di una patologia in aumento che può avere origini diverse, essere il risultato di influenze esterne o cause genetiche e riguardare il lato femminile, quello maschile o entrambi. Esiste anche la cosiddetta infertilità idiopatica, nei casi in cui non sia possibile determinare cause che possano spiegare l’infertilità della coppia. 

L’età avanzata nella quale si cerca il primo figlio, anche questa oggi in crescita, è sicuramente uno dei fattori che contribuiscono a rendere più difficile la realizzazione del desiderio di diventare genitori per via “naturale”.

Fonte: www.grupposandonato.it

Tags: