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Mantova, il Poma diventa HUB per emergenza cardiologica, stroke, vascolare e cardiochirurgica

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Redazione 28 Ottobre 2020

L’ospedale Carlo Poma di Mantova diventa centro di riferimento HUB, per le reti Stemi: emergenza cardiologica, Stroke, Chirurgia Vascolare e Cardiochirurgia. Lo ha stabilito Regione Lombardia, definendo nuovamente i presidi dedicati alla cura delle patologie tempo dipendenti, nell’ambito dell’emergenza pandemica. 

La struttura di ASST Mantova è anche inserita fra i 18 hub lombardi per i pazienti Covid acuti.  I centri hub, secondo le indicazioni regionali, devono attivare degenze intensive, semintensive e acute dedicate ai pazienti colpiti da Coronavirus. Continua quindi giorno per giorno, secondo le decisioni assunte dall’Unità di Crisi, la riorganizzazione dei reparti.

POSTI LETTO
Come richiesto da Regione, è necessario potenziare i posti letto Covid. Si va quindi verso l’apertura al Carlo Poma di ulteriori 5 posti letto in Unità di terapia semi intensiva respiratoria, 4 in Rianimazione e 7 posti di osservazione breve in Pronto Soccorso nei moduli abitativi esterni alla struttura, compatibilmente con le risorse umane a disposizione. 

Si ipotizza poi di trasformare la ex Chirurgia Toraco-Vascolare in reparto Covid con un massimo di 16 posti letto, numero che potrà arrivare fino a 21. Saranno inoltre attivati 8 posti letto non Covid aggiuntivi per la degenza ortopedica, a seguito della chiusura dell’attività chirurgica ordinaria a Pieve di Coriano. 

ASST cerca di mantenere il più a lungo possibile i letti non Covid per il trattamento di determinate patologie – in particolare oncologiche e legate alle emergenze di profilo medico e chirurgico – e al contempo rispondere alle indicazioni regionali circa l’incremento di letti Covid. 

L’equilibro tra i letti Covid e non Covid viene garantito anche dalla costante collaborazione con gli erogatori privati accreditati del territorio mantovano e l’Ats Val Padana, in una logica di squadra, condividendo le risorse a disposizione. 

PERSONALE 
Assunzioni straordinarie da dedicare alla gestione della pandemia, grazie alla normativa legislativa emergenziale. Sono 70 i professionisti che ASST Mantova ha avuto la possibilità di reclutare, attraverso varie tipologie contrattuali, per fare fronte alla nuova ondata epidemica: un medico, 34 operatori socio sanitari, 31 infermieri, 3 operatori tecnici non sanitari e una risorsa destinata ad attività di ispezione e vigilanza. Il personale in questione è attualmente in servizio.

COMUNICAZIONE CON I PARENTI
Per i parenti che non possono accedere ai reparti Covid sarà ripristinata e ampliata la comunicazione in videochiamata, grazie alla dotazione di ulteriori tablet, distribuiti fra i vari presidi ospedalieri, con particolare riguardo ai reparti Covid.

Fonte: www.asst-mantova.it
 

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