Humanitas – Linfociti T giovani sono i più attivi nel tumore
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Perché l’immunoterapia risveglia solo alcuni tipi di cellule del sistema immunitario che vengono come narcotizzate dal tumore? Quali sono le caratteristiche delle cellule T che vengono riattivate da queste terapie? A queste domande risponde, per la prima volta, uno studio i cui risultati sono pubblicati sulla prestigiosa rivista The Journal of Experimental Medicine, frutto di una collaborazione tra il Laboratorio di Immunologia Traslazionale di Humanitas, di cui il dottor Enrico Lugli è Principal Investigator, e la Sezione di Chirurgia Robotica Toracica di Humanitas guidata dalla dottoressa Giulia Veronesi.
I cosiddetti “checkpoint” sono freni naturali del nostro sistema immunitario: il nostro apparato di difesa è un po’ come una straordinaria automobile capace di viaggiare a elevata velocità. Per funzionare bene e non andare fuori strada ha bisogno di acceleratori che la facciano partire e correre, ma anche di freni (i checkpoint, appunto) che le consentano di rallentare e, quando è il caso, fermarsi.
L’immunoterapia agisce togliendo questi freni e risvegliando particolari cellule immunitarie, i linfociti T, che all’interno del tumore sono come narcotizzati dalla malattia.
Che cosa è emerso dallo studio? Leggi l’approfondimento per intero sul sito di Humanitas
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