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Lupus e malattie reumatiche: al Pini l’ambulatorio per mamme e aspiranti tali

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Redazione 4 Febbraio 2019
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Sono ancora molte le donne che rinunciano alla gravidanza perché affette da Lupus Eritematoso Sistemico e, più in generale, da malattie reumatiche. È per questo motivo che l’ASST Gaetano Pini-CTO mantiene attivo l’ambulatorio “Pregnancy Clinic” dedicato alle donne con malattie reumatiche che desiderano avere un figlio. Gli specialisti dell’ambulatorio accompagnano le pazienti dalla pianificazione del concepimento fin dopo la nascita del bambino.

Se fino agli anni ’80 e ‘90, infatti, soprattutto alle donne con LES, Lupus Eritematoso Sistemico, era sconsigliato avere una gravidanza, oggi, invece, secondo i dati della SIR, Società Italiana di Reumatologia, le pazienti affette da questa patologia che colpisce in prevalenza giovani donne in età fertile, ledendo organi vitali (cute, articolazioni, rene, sistema, nervoso centrale e a volte anche il polmone e il cuore), danno alla luce almeno due bambini.

Tra i motivi dell’incremento delle nascite, fondamentale è la pianificazione della gravidanza, come spiega la dott.ssa Maria Gerosa, Responsabile dell’ambulatorio “Pregnancy Clinic” dell’ASST Gaetano Pini-CTO: “Alcune malattie reumatiche, come per esempio  il Lupus Eritematoso Sistemico, hanno un rischio di riacutizzarsi dopo il concepimento, ma un corretto e attento planning della gravidanza, riduce questo rischio e permette di  vivere con la massima serenità possibile la maternità. Ecco perché, già da anni, è attivo questo ambulatorio in cui prevalentemente facciamo un servizio di consulenza per le pazienti affette da malattie reumatiche che desiderano avere un bambino”.

Una volta alla settimana, nel Presidio Pini, la dott.ssa Gerosa apre le porte a giovani future mamme: “Una delle caratteristiche del Lupus e di molte malattie reumatiche è quella di colpire soprattutto le donne in età fertile. Queste donne desiderano sentirsi uguali alle altre e avere le stesse possibilità di avere una famiglia. Per questo motivo è importante che si sentano supportate dal medico in questo percorso di pianificazione che le aiuta a conoscere la loro malattia e i possibili effetti che questa e le eventuali terapie assunte possono avere sulla gravidanza”.

“Durante la gestazione – prosegue Gerosa – è oggi possibile assumere dei farmaci che non hanno controindicazioni per il feto. Ne esistono invece alcuni che devono essere interrotti prima del concepimento, perché possono influire  sulla fertilità o essere dannosi per il bambino. Ecco perché il nostro ambulatorio segue le donne lungo tutto il percorso, monitorando costantemente la paziente, sottoponendola a controlli più frequenti durante la gravidanza, rispetto alle altre mamme, per ridurre al minimo i rischi di complicanze  o trattarle in maniera tempestiva e adeguata”.

Se la gravidanza è proceduta senza complicanze si può avere un parto naturale. La fase di allattamento, invece, può essere più complessa: “La gravidanza provoca un forte squilibrio ormonale che però se adeguatamente controllato può portare benefici alla paziente. Durante il periodo di allattamento, invece, quando la paziente non può ancora tornare alla terapia ordinaria consiglio alle neomamme di continuare a farsi seguire da uno specialista perché è probabile che ci sia una riacutizzazione della malattia e il nostro ambulatorio è aperto a tutte”, conclude Gerosa.

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Fonte: comunicato ASST Pini CTO

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