Monzino: fibrillazione atriale trattata con criopallone innovativo
Con oltre 60 mila nuovi casi ogni anno, la fibrillazione atriale rappresenta, come è noto, la più comune forma di aritmia, oltre che uno dei maggiori fattori di rischio dell’ictus. L’ablazione transcatetere è indicata per i pazienti che non hanno risposto positivamente alla terapia farmacologica, e grazie ai nuovi progressi tecnologici, anche come trattamento di prima linea al posto di una profilassi antiaritmica, specie nei pazienti giovani.
L’isolamento delle vene polmonari è la pietra miliare dell’ablazione transcatetere. Tra le metodiche per ottenerlo, l’ablazione con criopallone ha dimostrato un elevato grado di sicurezza e di efficacia, come confermato da numerosi studi, tra cui il grande multicentrico FIRE AND ICE, al quale il Monzino ha partecipato tra i Centri principali.
L’UO Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino, diretta da Claudio Tondo, ha pubblicato di recente, – primo firmatario Massimo Moltrasio, – la prima procedura di crioablazione effettuata con un criopallone di quarta generazione.2 Il nuovo device è caratterizzato da una punta distale del pallone più corta di circa il 40% rispetto alla punta del pallone tradizionale, che permette una più facile e immediata visualizzazione dell’effetto ablativo, riducendo i tempi procedurali e i tempi di scopia.
Il paziente era un uomo di 59 anni con storia di fibrillazione atriale e senza altre evidenze di cardiopatia, inviato al Monzino per una recidiva di fibrillazione atriale persistente, sintomatica e refrattaria dopo due precedenti procedure di ablazione con radiofrequenza eseguita in altra sede.
Leggi di più sul sito del Monzino (fonte)
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