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Salute mentale: le associazioni e ATS Bergamo insieme per migliorare le condizioni di cura

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Redazione 30 Agosto 2019
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Ieri, 29 agosto 2019, le otto Associazioni del Coordinamento provinciale della salute mentale territoriali hanno incontrato il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, sul tema delle problematiche inerenti la cura delle persone con disagio psichico e, in particolare, la contenzione dei malati, anche alla luce dei fatti di agosto al Papa Giovanni XXIII. L’incontro è stato richiesto dal Coordinamento che ha avuto modo di presentare all’Agenzia di Tutela della Salute l’attività delle associazioni, le difficoltà che incontra e i punti di criticità del sistema di cura che riscontra chi, quotidianamente, è a contatto con i malati e con le famiglie.

“Il sistema è ingessato perché non funziona in modo fluido – commenta Gianluigi Postini, rappresentante nell’Organismo di coordinamento della Salute mentale in Ats – La parte sanitaria fa ampio ricorso alla contenzione, farmacologica e fisica, a causa delle carenze dal punto di vista delle risorse umane disponibili, ma anche e soprattutto per la mancanza di una cultura alternativa. La parte sociale, relativa alla riabilitazione e al reinserimento della persona nel territorio, necessiterebbe di più adeguati servizi: residenzialità leggera, percorsi per l’autonomia e l’inclusione sociale, casa e lavoro al primo posto”. 

“Come associazioni ci siamo impegnati a condividere il metodo che il direttore generale Giupponi ha impostato, un metodo operativo su temi specifici – aggiunge Camilla Morelli, presidente di “Piccoli passi per…” – Saremo presenti nei tavoli operativi promossi da Ats per conseguire il miglioramento e il cambiamento del sistema nel suo complesso, un processo che deve passare necessariamente da un aumento delle risorse previste per la salute mentale in generale e per il territorio e per il sociale in particolare. Porteremo su quei tavoli il sapere esperienziale delle famiglie e delle associazioni oggi riconosciuto nel Piano regionale per la salute mentale, un sapere che deriva dall’esperienza personale e dal fatto di avere da anni una progettualità di rete nel territorio a favore delle persone con disagio psichico e delle loro famiglie”.

“Come Agenzia di Tutela della Salute faremo tesoro del portato delle associazioni in merito ai miglioramenti che il sistema di cura necessita – conclude Massimo Giupponi – D’altra parte, per rispondere alla nostra mission anche in termini di prevenzione e di educazione, avvieremo un lavoro nelle scuole, sempre in collaborazione con i sodalizi e con le altre realtà del territorio, perché il disagio mentale si presenta in modo preoccupante e massiccio nella fascia di età minorile, con un esordio a un’età sempre più bassa”.

Fonte: www.ats-bg.it

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