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Vaccino esavalente: cos’è e da quali malattie infettive protegge?

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Redazione 6 Agosto 2020
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Parliamo di vaccini, e in particolare del vaccino esavalente, con Antonio Clavenna del Laboratorio per la Salute Materno Infantile dell’Istituto Mario Negri: cos’è e da quali malattie infettive protegge?

Il vaccino esavalente è uno dei vaccini obbligatori destinati a bambini durante i loro primi mesi di vita capace di conferire immunità nei confronti di sei diverse malattie infettive:

  1. la difterite
  2. il tetano
  3. la pertosse
  4. la poliomelite
  5. l’Haemophilus influenzae di tipo B.

Oggi il vaccino esavalente viene somministrato in tre dosi a partire dal terzo mese di vita, per poi continuare nel quinto e nell’undicesimo. Attraverso un’unica iniezione, quindi, il neonato è protetto da sei malattie.

Generalmente questo vaccino viene effettuato in concomitanza con quello contro lo pneumococco, che viene effettuato però in una sede diversa.

Verso quali malattie il vaccino esavalente dà immunità?

Le sei malattie contro cui agisce questo vaccino sono:

  • la difterite, causata dal Corynebacterium diphteriae. Il batterio della difterite produce una tossina molto pericolosa che, prendendo come bersaglio il sistema nervoso, è capace di danneggiare i nervi responsabili della respirazione, del cuore e dei reni. L’infezione colpisce le prime vie respiratorie, cioè naso, gola, laringe e faringe. Se non curata, può portare fino alla morte per soffocamento. Solo in qualche caso l’infezione può interessare la cute.
  • il tetano, causata dalle spore del batterio Clostridium tetani. Queste spore colpiscono il sistema nervoso provocando spasmi muscolari. Altri sintomi sono febbre, sudorazione eccessiva, mal di testa, incapacità di deglutire, pressione arteriosa alta e battito accelerato.
  • la pertosse, causata dal batterio Bordetella pertussis. Il batterio della pertosse attacca le vie respiratorie e i polmoni. Il sintomo principale è una tosse molto forte e persistente, capaci di causare vere e proprie crisi respiratorie. La pertosse è molto rischiosa soprattutto se contratta nei primi mesi di vita e se presa da bambini, diventando addirittura fatale.
  • la poliomelite, causata dal Poliovirus, capace di provocare una infezione lieve e asintomatica o solo debolmente sintomatica. Se il virus colpisce il sistema nervoso centrale si possono verificare paralisi flaccide a volte anche mortali. Purtroppo, non esiste ad oggi una cura contro questa malattia per cui in caso di infezione bisogna aspettare il naturale decorso, sperando che il virus non colpisca il midollo spinale o il cervello.
  • l’epatite B, causata dal virus HBV. Il contagio avviene attraverso il sangue o altri fluidi corporei di una persona già infetta. L’organo più colpito dall’epatite è il fegato e, se l’infezione si aggrava, possono insorgere complicanze come l’insufficienza epatica e addirittura altre patologie come il cancro al fegato o la cirrosi epatica.
  • l’Haemophilus influenzae B è un batterio solitamente poco invasivo capace di causare un’infezione che può colpire l’orecchio e le vie respiratorie. Nei bambini più piccoli l’Haemophilus influenzae B può causare gravi malattie come la meningite, la polmonite, l’artrite settica e la setticemia.

Come viene somministrato il vaccino esavalente?

Il vaccino esavalente viene somministrato nei “pazientini” al terzo, al quinto e all’undicesimo mese di vita attraverso iniezioni intramuscolo effettuate nella coscia.
Essendo eseguito così precocemente (da neonati), è necessario poi sottoporsi ad alcuni richiami per assicurare che l’immunità non venga persa nel corso della vita. Non tutte le malattie combattute dal vaccino esavalente, però, necessitano di richiami, ma solo:

  • difterite, tetano, pertosse e poliomelite a 6 anni;
  • difterite, tetano e pertosse a 14 anni;
  • difterite, tetano e pertosse dopo i 14anni, ogni 10 anni.

L’immunità data dal vaccino esavalente nei confronti dell’epatite B e dell’Haemophilus influenzae di tipo B, invece, è permanente e quindi non è necessario nessun richiamo.

Da che cosa è composto il vaccino esavalente?

Il vaccino esavalente è composto sostanzialmente da tre componenti: una prima contenente il principio attivo, una seconda contenente una sostanza in grado di potenziare la risposta immunitaria (adiuvante), e una terza contenente sostanze che aiutano a veicolare il vaccino e ad amalgamare l’intera formulazione (gli eccipienti).

La prima componente, la più importante, contiene i principi attivi del vaccino, e cioè piccoli pezzi appartenenti agli agenti patogeni.

Questa componente viene trattata in laboratorio così da essere innocua ma allo stesso tempo capace di stimolare il sistema immunitario per combattere l’infezione.

In particolare, i sei principi attivi sono:

  • la tossina inattivata (tossoide) della difterite che conferisce immunità nei confronti di questa malattia;
  • il tossoide del tetano che conferisce immunità nei confronti di questa malattia;
  • una molecola ramificata chiamata polisaccaride, ritrovata sull’involucro esterno dell’Haemophilus influenzae di tipo B;
  • una proteina di superficie del virus dell’epatite B (antigene), modificata attraverso tecnologie del DNA ricombinante;
  • il virus inattivato della poliomelite;
  • l’antigene di superficie che conferisce immunità al batterio Bordetella pertussis.

La seconda componente, quella contenente gli eccipienti, è molto delicata perché è responsabile della comparsa di reazioni allergiche. Tra gli eccipienti utilizzati per la preparazione dei vaccini ricordiamo sostanze come la neomicina, il lattosio anidro e il sodio cloruro.

La terza componente, adiuvante, usato per la maggior parte dei vaccini per uso umano e’ l’Idrossido di Alluminio: spesso si legge che questa componente possa essere tossica ma nessuna pubblicazione scientifica finora pubblicata lo ha dimostrato, come già spiegato in precedenza (leggi Le vaccinazioni: le risposte ai dubbi più comuni).

Come funziona il vaccino esavalente e quali effetti collaterali può provocare?

Il vaccino esavalente, ed in particolare le porzioni di agenti infettivi in esso contenuti, servono a stimolare il sistema immunitario dell’organismo in cui viene iniettato a produrre anticorpi contro queste specifiche malattie infettive.
Normalmente il vaccino esavalente non provoca effetti avversi, se non un po’ di febbre nelle 48 ore successive all’iniezione. Può capitare che si formi un piccolo nodulino nella zona della puntura o che il bambino sia irritabile, non abbia fame e sia un po’ apatico nelle 24 ore successive alla vaccinazione. In rari casi può comparire una reazione allergica provocata dagli eccipienti, che si manifesta dopo poco tempo dalla somministrazione.

I sintomi di una reazione allergica sono:

  • eritema cutaneo con annesso prurito;
  • difficoltà respiratorie e fiato corto;
  • lingua e volto gonfi.

Il vaccino esavalente comunque non è indicato per bambini con meno di 6 settimane di vita o per bambini che hanno avuto reazioni allergiche verso qualche componente attiva o secondaria.

Fonte: www.marionegri.it

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