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Ipersudorazione e arrossire senza controllo: la soluzione c’è

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Redazione 16 Novembre 2021

Ipersudorazione ed eritrofobia condizionano la vita di molte persone

Iperidrosi o ipersudorazione (sudorazione eccessiva di mani e ascelle) e eritrofobia (arrossire senza controllo, vampate di calore): bastano un day hospital con 10 minuti in sala operatoria, due taglietti di un centimetro sotto l’ascella e la vita diventa normale. Ne parla Marcello Costa Angeli, esperto del San Gerardo, uno dei pochi centri in Italia ad affrontare il problema senza scaricare fin da subito ogni responsabilità a psicologi e psichiatri.

iperidrosi

Il problema è tutto nel sistema nervoso simpatico. Ma se in molti non hanno trovato risposte per la sudorazione eccessiva delle mani e delle ascelle (iperidrosi), o viceversa per la eritrofobia, chi arrossisce improvvisamente, senza controllo, all’ospedale San Gerardo, centro di riferimento nazionale per questo tipo di patologia, la soluzione c’è.

Pazienti “orfani di terapia”

Marcello Costa Angeli, chirurgo toracico della ASST di Monza, definisce questi pazienti “orfani di terapia”, perché davanti a queste malattie sociali in Italia c’è meno sensibilità che all’estero. Orfani perché troppo spesso il medico liquida il paziente con la diagnosi del più classico “problema d’ansia”. Così viene inviato dallo psicologo e dallo psichiatra. Ma l’approccio è assolutamente fallimentare.

“Il problema, invece, è congenito, legato al fatto che il sistema nervoso simpatico (che regola la sudorazione) scarica in modo eccessivo – spiega Costa Angeli – È un po’ come se una macchina avesse il minimo del motore troppo alto”. L’unica pausa è durante il sonno. Ma durante il giorno la vita di questi pazienti è un incubo. E non sono poche le “vittime” di questa malattia: in Italia lo 0,5 per cento della popolazione ne soffre.

Il San Gerardo centro di eccellenza internazionale

E alla fine i pazienti arrivano al San Gerardo che ormai da circa 20 anni è diventato non solo un punto di riferimento ma tra i pochi ospedali italiani al alta specializzazione in grado di risolvere il problema, essendo una esperienza che sviluppato tra i primi e che nel tempo ha consolidato ottimi risultati. Niente psicologo, niente psicofarmaci.

“Con un piccolo intervento chirurgico in toracoscopia risolviamo definitivamente il problema”, spiega Costa Angeli. Che, per raggiungere il maggior numero possibile di pazienti che lottano contro l’iperidrosi o l’eritrofobia, ha anche aperto un sito internet informativo all’indirizzo www.chirurgiatoracica.info: “Opero quattro persone alla settimana, 200 all’anno, e oltre il 50 per cento arriva da fuori regione, dopo aver scoperto la nostra attività navigando su internet”.

Un piccolo intervento in day hospital contro la ipersudorazione può essere risolutivo

L’intervento è tecnicamente semplice e veloce: 10 minuti in sala operatoria, due taglietti di un centimetro sotto l’ascella, dimissione nella stessa giornata.

“Una lampadina si accende solo se gli arriva un segnale, così succede per le ghiandole, che producono sudore solo se i nervi gli inviano un segnale dal sistema nervoso simpatico toracico – spiega il chirurgo-. Il mio compito è di interrompere questo segnale che passa attraverso un nervo che si trova nel torace, dietro il polmone e lungo la colonna vertebrale.

Trovato il nervo, lo strozzo con una clip in titanio e il segnale non passa più”. E in pochi istanti le mani diventano calde e asciutte. “A seconda del punto in cui chiudo il nervo a clessidra – continua Costa Angeli – posso regolare la sudorazione delle mani e delle ascelle”. Per i piedi, invece, la questione è più delicata e ancora senza soluzione perché “il nervo è a livello lombare, in una posizione difficile e rischiosa da raggiungere”.

Stessa tecnica per chi soffre di eritrofobia, ovvero “chi si vergogna di una sensazione incontrollabile di fastidio tra la gente”, arrossisce per nulla, viene colto da vampate di calore, tachicardia e va in tilt senza più riuscire a far nulla. Le cicatrici con il tempo sbiadiscono e assumono il colore della pelle fino a scomparire. “Gli tolgo l’effetto finale e i pazienti tornano a una vita normale”.

Le dichiarazioni di Direttore Generale e Primario

“Esperienza, professionalità, ricerca, territorio e sede fanno la differenza – ha sottolineato l’allora Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco. Il luogo dove ricevere le cure non è di poca importanza e l’ospedale San Gerardo, ancora una volta, si è dimostrato all’altezza tanto da diventare un centro di eccellenza riconosciuto a livello nazionale”.

“Dopo tanti anni di lavoro all’estero, sono rimasto davvero sorpreso dall’esperienza maturata dal dott. Costa Angeli, il quale ha una casistica personale tra le più grandi al mondo. Sono davvero orgoglioso di avere un tale professionista tra i miei collaboratori in grado di offrire un servizio di livello internazionale”, aggiunge Marco Scarci, Direttore della Chirurgia toracica. “Al fine di garantire le prestazioni ai nostri pazienti la chirurgia toracica continuerà la sua attività a pieno regime anche nei mesi estivi senza riduzione”.

Fonte: comunicato ASST Monza – da un comunicato del 2018

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