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Riabilitazione in acqua: a Milano le vasche “più belle d’Italia” accessibili da SSN

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Redazione 21 Marzo 2019
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Si chiama Idrokinesiterapia la metodica riabilitativa che coniuga le proprietà dell’acqua con quelle dell’esercizio terapeutico. L’ASST Gaetano Pini-CTO ha in totale 3 vasche terapeutiche e 2 camminamenti accessibili tramite il Servizio Sanitario Nazionale. Su indicazione del fisiatra, l’Idrokinesiterapia è particolarmente adatta al recupero degli sportivi, ma è prescrivibile a tutti i pazienti con problemi all’apparato locomotore, compresi para e tetraplegici.

Con le sue 3 vasche riabilitative e 200 posti letto, l’ASST Gaetano Pini-CTO è la principale struttura riabilitativa pubblica dell’area di Milano e della Regione Lombardia a offrire l’Idrokinesiterapia. L’attività di riabilitazione rappresenta una parte fondamentale del processo di cura per i pazienti che si rivolgono all’ASST Gaetano Pini-CTO, attraverso il Dipartimento di Riabilitazione, perché consente di diminuire i tempi di degenza dei ricoveri per acuti, assicurando la continuità di cura e la presa in carico del paziente con vari gradi di disabilità. Una delle metodologie riabilitative a cui l’ASST Gaetano Pini-CTO dà acceso è l’Idrokinesiterapia: la metodica riabilitativa che coniuga le proprietà dell’acqua con quelle dell’esercizio terapeutico. Grazie alle presenza di 2 vasche e 2 camminamenti in acqua, presenti nel Presidio Fanny Finzi Ottolenghi e una vasca al Presidio CTO, l’ASST Gaetano Pini-CTO è tra i pochi ospedali in Italia a fornire questo tipo di servizio fruibile con il Servizio Sanitario Nazionale.

Le vasche riabilitative del Polo Fanni Finzi Ottolenghi

120 posti letto per i pazienti accolti da tutti gli ospedali del Milanese e 2mila dimissioni all’anno: sono solo alcuni dei numeri che descrivono l’attività del Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi, a cui si aggiungono 2 vasche e 2 camminamenti in acqua per l’Idrokinesiterapia. L’accesso alle vasche è regolato dal Servizio Sanitario Nazionale, a seguito della prescrizione da parte dei fisiatri dell’ASST Gaetano Pini-CTO. Nel corso del 2018 sono state erogate 2.570 prestazioni in regime Mac distribuite su circa 250 pazienti e 2.420 prestazioni in regime ambulatoriale per circa 200 utenti. Il dott. Lorenzo Panella, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione, definisce le vasche del Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi “le più belle d’Italia”: “Dopo un’attenta valutazione da parte dei nostri medici, offriamo ai pazienti degenti o in regime di MAC, la possibilità di seguire un percorso riabilitativo utilizzando le vasche terapeutiche. Una delle due vasche è indicata per i pazienti con problemi neurologici e consente, grazie a una seduta automatica che si immerge nell’acqua, di svolgere gli esercizi utili per la riabilitazione anche a chi ha difficoltà motorie. Inoltre, abbiamo due camminamenti, uno con acqua calda, l’altro con acqua fredda per favorire la circolazione sanguinea”. Complice l’assenza di gravità in acqua, che consente di muoversi con maggiore facilità, questo tipo di percorso riabilitativo porta degli ottimi benefici a chi ha subito traumi all’apparato locomotore: “L’Idrokinesiterapia aiuta sia i pazienti a cui è stata impiantata una protesi, sia chi ha subito un politrauma, sia chi deve rieducare al movimento gli arti superiori. È un percorso riabilitativo idoneo a tutte l’età, in particolare per chi ha subito lesioni capsulo legamentose, per esempio al crociato. Sono molti infatti gli sportivi, che notoriamente subiscono questo tipo traumi, che seguono l’Idrokinesiterapia”. Non è necessario saper nuotare per affrontare la terapia che dura 10 giorni, con una seduta al giorno di 45 minuti, immersi in vasche alte al massimo 1, 20 metri, con temperatura dell’acqua ed esterna di circa 30°. “Abbiamo riscontrato un significativo recupero nei pazienti sottoposti a Idrokinesiterapia”, aggiunge Panella. Metodica riabilitativa non indicata per chi soffre di ipertensione, varici o ha eritemi e ferite ancora aperte, problemi urologici o malattie trasmettibili con il contatto. Alla seduta, a cui partecipano gruppi formati al massimo da 4 soggetti che devono seguire il medesimo percorso, sono sempre presenti operatori specializzati, anche in vasca. Ai pazienti, inoltre, è garantito avere accesso a uno spogliatoio con le docce da utilizzare obbligatoriamente prima del trattamento e, a discrezione del soggetto, anche dopo, nonché a una palestra dove è possibile fare degli esercizi, sempre coadiuvati da un fisioterapista e su indicazione del fisiatra.

Le vasche riabilitative del Presidio CTO

Una vasca riabilitativa è presente al Presidio CTO dal 1930, anno della fondazione dell’Ospedale. Nel tempo ha subito diversi rifacimenti, fino a dicembre 2018 quando è stata ristrutturata e messa in sicurezza. L’accesso all’Idrokinesiterapia, sia in regime ambulatoriale semplice sia in MAC, per questo Presidio è da sempre consentito a seguito di prescrizione del Servizio Sanitario Nazionale: per 4 giorni a settimana la vasca è riservata ai pazienti a cui è stato prescritto questo percorso riabilitativo da un fisiatra, mentre un giorno è dedicato ai pazienti mielolesi. Il Presidio Ospedaliero CTO ospita, infatti, la struttura complessa di Riabilitazione dei pazienti Mielolesi che accoglie pazienti para e tetraplegici affetti da malattie e/o traumatismi a carico del midollo spinale nella fase post-acuta. Le attività svolte investono tutti gli aspetti della disabilità conseguenti a malattie del midollo spinale, con il coinvolgimento delle funzioni respiratorie, neuro-motorie, vescico-sfinteriche, della cute, psicologiche e sessuali. Al fine di accogliere quest’ultima tipologia di pazienti, anche in questa vasca è presente una seduta automatizzata. Le sedute terapeutiche durano dai 30 ai 45 minuti e in vasca è presente personale specializzato che fornisce indicazione sugli esercizi da compire, anche direttamente in acqua, qualora ci siano pazienti mielolesi.

Fonte: approfondimento ASST Gaetano Pini CTO

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