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Emergenza truffe in automobile: come difendersi

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Redazione 30 Giugno 2019
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Le truffe quando si guida la propria automobile sono all’ordine del giorno e ahinoi sono diventate una vera e propria emergenza da cui è importante sapere come difendersi.

La Regione Lombardia ha concesso il patrocinio e disposto l’invito a tutte le Polizie locali a diffondere la locandina ‘I pacchi, trucchi per derubare gli automobilisti’. La decisione è stata presa durante l’incontro tra l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale Riccardo De Corato, affiancato dal direttore generale dell’Assessorato Fabrizio Cristalli, e i rappresentanti dell’associazione ‘Fraternità della Strada’, autori della campagna informativa.

DECALOGO – “Le truffe agli automobilisti sono purtroppo in aumento – ha evidenziato De Corato -, come Regione abbiamo pensato quindi di sposare la campagna di informazione e di prevenzione dell’associazione, che ha predisposto un vero e proprio decalogo con la descrizione delle tecniche usate dai delinquenti e le relative contromisure”. “Si va dal trucco dello specchietto al falso turista, dal finto infortunato alle uova sul parabrezza, alla falsa autostoppista e altro ancora – ha spiegato l’assessore -. La fantasia dei malviventi è fervida e perciò anche la Regione Lombardia ha accolto favorevolmente questa campagna, gratuita per l’ente, di ‘accortezza stradale’. L’obiettivo è rendere sempre più attenti e sensibili gli automobilisti verso queste problematiche”.

Ecco il decalogo delle truffe:

  1. Furto dell’orologio
    a) La tecnica: i malviventi, solitamente professionisti e in motocicletta, simulando un errore di manovra o durante un sorpasso,
    danno un colpo allo specchietto laterale della vettura adocchiata,
    facendo magari un gesto di scusa.
    L’automobilista abbassa il vetro del finestrino per rimettere in sesto
    lo specchietto ed è a questo punto che sopraggiunge una seconda moto con un complice che strappa l’orologio dal polso del guidatore. Per questo genere di rapina sono solitamente prese di mira vetture di prestigio o cabriolet.
    b) Contromisure: se l’orologio è costoso, non ostentarlo e tenerlo piuttosto al polso destro. Non abbassare il vetro senza sincerarsi di chi stia dietro o attorno.
  2. Furto all’edicola o al bar
    Non sono pochi gli automobilisti che, per acquistare un giornale o bere un caffè, scendono dalla vettura lasciandola aperta e persino con la chiave d’accensione inserita.
    a) La tecnica: i ladri stanno nei pressi dell’edicola o del bar. Adocchiato l’incauto conducente, basta un attimo per asportare oggetti dalla vettura o addirittura impadronirsene.
    b) Contromisure: scendendo dalla vettura, chiuderla, soprattutto
    se vi siano oggetti di valore e disinserire la chiave di accensione.
  3. Il finto forestiero
    a) La tecnica: specialmente agli incroci semaforizzati o quando si è
    fermi in colonna, il furfante (magari con una carta geografica in mano) si avvicina al finestrino o bussa per avere informazioni.
    La vittima abbassa il finestrino per rispondere e lui, allungando la mano o aprendo addirittura la portiera, arraffa gli oggetti lasciati sui sedili.
    b) Contromisure: viaggiando, tenere chiuse le portiere. E se qualcuno si affaccia per avere informazioni, abbassare di poco il
    finestrino per rispondere.
    Di fronte ad altre situazioni similari, sospettare che ci potrebbe essere sotto qualche raggiro.
  4. L’autostoppista: di mira soprattutto gli uomini soli
    a) La tecnica: In genere l’autostoppista è una
    giovane attraente e il “gallismo” può rivelarsi
    fatale. Una volta salita, poco dopo la donna dichiara che è intenzionata a chiamare i carabinieri o la Polizia per denunciare
    il malcapitato di tentata violenza e di fornire la
    sua targa nel caso che lui le imponesse di scendere senza pagare una certa cifra. Il ricatto solitamente funziona e l’automobilista paga pur di evitare guai con la giustizia o con la famiglia.
    b) Contromisure: anche a costo di dare un dispiacere ai veri autostoppisti, è bene dubitare delle belle ragazze (che qualche volta viaggiano anche in coppia) e passare oltre.
  5. Il finto incidente
    a) La tecnica: i ladri, solitamente in più di uno, sostano sul bordo della
    strada con un’auto con uno specchietto già rotto. Quando passa
    una vettura con il solo conducente a bordo, gli danno una manata sul
    tettuccio o le lanciano sulla fiancata qualche oggetto per simulare il
    rumore di un urto. Poi raggiungono l’automobilista, chiedendogli di
    constatare i danni e di risarcire subito (generalmente con cifre ragionevoli) per evitare i malus assicurativi. Un altro trucco per isolare l’automobilista preso è quello di inseguirlo e di lampeggiare continuamente, facendogli balenare il sospetto di qualche inconveniente. Se l’automobilista si ferma in luoghi isolati, si può passare dal furto con destrezza (uno intrattiene l’automobilista e l’altro si appropria degli oggetti contenuti) alla rapina a mano armata!
    b) Contromisure: non fermarsi in aree o punti isolati e comunicare con cenni di assenso e indicazioni con la mano di fermarsi più avanti, raggiungendo qualche luogo dove vi sia gente, o ancora meglio la Polizia Locale. Se gli individui generassero qualche serio sospetto (ad esempio mostrando danni troppo marcati), telefonare possibilmente al 112, fornendo indicazioni e magari la targa del veicolo sospetto. Se si dovesse scendere, chiudere la vettura.
  6. La clonazione della chiave
    a) La tecnica: specie nelle aree dei centri commerciali o degli autogrill,
    possono stazionare malviventi che, dotati di apposite apparecchiature, clonano all’istante le chiavi a chiusura elettronica. Una volta che il conducente si allontana, aprono la vettura, arraffano ogni cosa e la richiudono. Così il conducente si accorge spesso del furto solo dopo vario tempo.
    b) Contromisure: scendendo dalla vettura, non lasciare in bella vista oggetti di valore. Guardarsi attorno per vedere se ci siano individui sospetti e semmai non chiudere il veicolo con la chiave elettronica, ma con quella tradizionale.
  7. La gomma forata
    a) La tecnica: questa forma di rapina è prevalentemente adottata nei grandi parcheggi, soprattutto nei tratti più lontani dall’ingresso. L’automobilista, tornando alla propria vettura, si accorge che una
    gomma è afflosciata. Mentre armeggia con cric e bulloni, i ladri aprono la vettura dall’altra parte, saccheggiando il contenuto. Un’altra variante avviene con ladri in moto, che arrivano a forare un pneumatico con un punteruolo, avvertendo poi il conducente che una gomma si sta afflosciando. Anche in questo caso il conducente scende, lasciando incustodito quanto contenuto nella vettura.
    b) Contromisure: mai lasciare in bella vista oggetti di valore sui sedili, ma deporli quanto meno nel bagagliaio. Dovendo sostituire il pneumatico, fermarsi possibilmente dove ci sia altra gente. Scendendo poi, chiudere la vettura, controllando se nei dintorni vi siano individui sospetti. Se si fosse in compagnia di qualcuno, pregarlo di tenere d’occhio l’altro lato dell’auto.
  8. Il finto infortunato
    a) La tecnica: si tratta di un trucco che si effettua solitamente in luoghi isolati: il malvivente si presenta riverso a terra, accanto a una moto o una bicicletta, per poi puntare un’arma all’automobilista intervenuto e rapinarlo. E’ una rapina odiosa, anche perché sussiste per tutti l’obbligo del soccorso. E comunque è anche amaramente meglio essere rapinati che pregiudicare la vita di qualcuno veramente infortunato! Una variante riguarda quelli che si fanno urtare volutamente, simulando cadute rovinose. Quando il guidatore scende per assisterlo, un complice arraffa.
    b) Contromisure: prima di scendere, telefonare possibilmente al 112 o alla Polizia Locale, informando le forze di Polizia dell’accaduto e della località. Scendendo, chiudere l’abitacolo. Se passasse qualche altra vettura, cercare di fermarla indicando il ferito e assicurandosi così un’assistenza.
  9. Uova sul parabrezza
    a) La tecnica: agli incroci o agli stop di strade periferiche e isolate e specialmente nelle ore serali, un automobilista rallenta o si ferma e ad un tratto si vede arrivare un paio di uova sul parabrezza. Pensa subito “Chi è quell’idiota?”
    e istintivamente aziona i tergicristallo, spruzzando anche un po’ di acqua. Quando mai! Il lunotto si riempie letteralmente di una patina che impedisce ogni visibilità. Scende per pulire e a quel punto balzano fuori i furfanti, che fanno il resto, magari fingendo di aiutarlo.
    b) Contromisure: in un caso come questo occorre mantenere il sangue freddo, non azionare assolutamente il tergicristallo, attivare le luci di emergenza e, cercando di vedere attraverso i varchi rimasti puliti, raggiungere con cautela una zona dove ci siano possibilmente altre persone. A quel punto si potrà avvisare il 112 o rivolgersi alla Polizia Locale (indicando dove si sia verificato il fatto) e quindi ripulire il vetro, tenendo chiusa la vettura.
  10. Il falso omaggio
    a) La tecnica: è un raggiro applicato soprattutto nei parcheggi dei centri commerciali o delle stazioni di servizio, dove vengono prevalentemente presi di mira anziani o donne sole. Uno si avvicina con una cassetta di frutta, verdura o altro e lo consegna simpaticamente alle vittime in omaggio, come se fosse una cosa da
    smaltire. Poi aggiunge innocentemente: “Le chiedo solo qualche spicciolo” o frasi similari e quando la vittima estrae il portafoglio glielo sottrae e si dà alla fuga, atteso generalmente da un complice in macchina.
    b) Contromisure: diffidare sempre e non solo sulle strade di chi voglia fare regali o promettere vincite clamorose (da estrazioni, concorsi e simili). Ringraziare garbatamente e defilarsi!

IN TUTTI I CASI…
I malviventi hanno purtroppo molta fantasia e possono inventare nuovi espedienti dall’oggi al domani. Occorre perciò,
come si dice, “stare in campana”: ogni volta che si presenta
un inconveniente, come quello di imbattersi in qualche strano ostacolo sulla carreggiata e soprattutto se delle persone,
anche dall’aspetto più rassicurante, vi coinvolgano in casi apparentemente innocenti, del tipo “Mi sono cadute le chiavi
sotto la sua auto” o altro, non scendete! E men che meno se
siete soli o in luoghi appartati e isolati. E nei casi palesemente più sospetti, allertate il 112 o rivolgetevi alla Polizia Locale.

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Fonte: lnews

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