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Oculistica Niguarda, ecco come proteggere gli occhi dei bambini dal sole

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Redazione 6 Agosto 2019

Il Direttore dell’Oculistica Pediatrica di Niguarda ci ricorda che, oltre alla pelle, anche gli occhi dei bambini devono essere riparati dai raggi del sole. “È un’importante misura di prevenzione: l’esposizione alla luce, infatti, può provocare danni alle diverse strutture dell’occhio che, con il tempo, possono portare all’insorgere di patologie della retina e del cristallino”.

Gli occhiali sono una barriera protettiva importante?

Sì, gli occhiali da sole, oltre a riparare dai raggi ultravioletti, impediscono ai corpi estranei di entrare negli occhi – per esempio, in una giornata di vento – e creano una barriera protettiva anche contro lo smog.

Alcuni bimbi, però, non li sopportano e cercano di toglierseli…

I modelli per piccolissimi sono dotati di una fascetta elastica che li mantiene nella posizione corretta. L’atteggiamento verso gli occhiali, comunque, varia da bambino a bambino: alcuni sono particolarmente infastiditi dalla luce del sole e, di conseguenza, si abituano subito, indossandoli volentieri. Altri non ne vogliono proprio sapere. In questi casi, se il bambino percepisce gli occhiali come una costrizione, meglio cercare di ripararlo dalla luce eccessiva adottando altri accorgimenti. Si può applicare al passeggino l’ombrellino para-sole o fargli
indossare un cappellino con la visiera.

E se il bambino porta già gli occhiali correttivi? 

In questo caso, è abituato a indossare le lenti e non ci saranno problemi con quelle da sole. Per evitare il disagio di avere due paia di occhiali da mettere alternativamente, si può scegliere un modello con lenti fotocromatiche, che si scuriscono progressivamente man mano che aumenta la luce, associando
la funzione protettiva a quella correttiva.

Il modello di occhiali giusto, come sceglierlo?

II consiglio è di rivolgersi sempre per l’acquisto a negozi specializzati, che garantiscano occhiali con filtro protettivo contro i raggi ultravioletti, e non semplici lenti colorate. Il marchio CE, poi, è un’ulteriore garanzia, che indica la corrispondenza del prodotto alle relative normative dell’Unione Europea. Un ottico esperto saprà consigliare anche la montatura più adatta al piccolo. È importante che sia adeguata alle dimensioni del viso. Di solito, quelle per bambini sono in gomma, atossiche per evitare rischi nel caso il piccolo mettesse gli occhiali in bocca, senza naselli e con stanghette elastiche
che non esercitino pressione. In genere, si punta sulle gradazioni del marrone, con un tasso di assorbimento della luce dal 70 all’80%: una lente troppo scura, infatti, potrebbe non essere gradita al bimbo.

Come i dermatologi, anche gli oculisti consigliano di evitare la luce solare nelle ore centrali della giornata?

Sì, nella fascia oraria tra le 11 e le 16, a maggior ragione se si è in spiaggia, dove il riflesso dei raggi sull’acqua accresce ulteriormente la luminosità. Se si progetta una gita in alta montagna, poi, occorre proteggere gli occhi dal riflesso della luce sulla neve.

Capitolo “secchezza e arrossamenti”…

Anche il caldo o l’aria condizionata delle nostre case possono creare qualche disagio al piccolo. Questi fattori provocano una maggiore evaporazione del film lacrimale, la sottile “pellicola” che ricopre e protegge l’occhio. Gli occhietti del bambino, particolarmente sensibili, possono più facilmente andare incontro a fenomeni di secchezza o arrossamento.

Come si può alleviare il fastidio?

Di solito consiglio di ricorrere alle “lacrime artificiali”, preferibilmente in confezioni mono-dose, per una maggiore garanzia di sterilità: lubrificano l’occhio, eliminando i corpi estranei, e non hanno controindicazioni. Se il disturbo persiste, e si nota che il bimbo si stropiccia spesso gli occhi, che tendono a lacrimare quando sta al sole, conviene però rivolgersi a uno specialista. Potrebbe trattarsi di congiuntivite allergica, un fenomeno sempre più diffuso anche tra i piccolissimi, che di solito si manifesta nei mesi estivi, mentre la congiuntivite batterica è più frequente d’inverno. Questa condizione spesso, nel bimbo, non è associata ad altri sintomi di tipo allergico: riguarda solo gli occhi, provocando, anche nelle forme lievi, una fastidiosa fotofobia, cioè un’eccessiva sensibilità alla luce. L’oculista, dopo aver valutato la situazione, indicherà il rimedio più adeguato.

Anche l’acqua della piscina, per la presenza di cloro, potrebbe causare problemi agli occhi del bambino. Cosa fare?

Si può provare a proporgli gli appositi occhialini, ma è difficile che un bimbo piccolo li sopporti. Se dopo il bagno gli occhietti sono molto arrossati, è importante sciacquarli immediatamente con acqua fresca. Al termine della giornata, anche in questo caso, si possono usare le lacrime artificiali,
per “lavare” bene l’occhio e dargli sollievo.

Fonte: www.ospedaleniguarda.it

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