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Viaggiare ai tempi del Covid: le norme per l’ingresso in paesi europei/2

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Redazione 22 Luglio 2021
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Continua la nostra rubrica “Viaggiare ai tempi del Covid“: oggi vedremo quali sono le norme per recarsi in altri paesi europei (Regno Unito, Austria, Croazia, Malta, Paesi Bassi, Svizzera) e per il conseguente rientro in Italia. La prossima settimana parleremo di altri stati europei.

CLICCA QUI per leggere il nostro articolo “Certificazione verde (Green pass): cos’è e come richiederla”

Regno Unito

Ai viaggiatori in ingresso nel Regno Unito vengono richiesti i quattro seguenti adempimenti:
1) presentare il risultato negativo di un test COVID-19 effettuato nei tre giorni precedenti il giorno della partenza e che soddisfi i parametri indicati dal Governo britannico.
L’obbligo di mostrare un test con risultato negativo si applica agli arrivi da tutto il mondo e include anche i viaggiatori in transito e quanti si rechino dal Regno Unito all’estero per viaggi di durata inferiore a 3 giorni (in quel caso, il test potrà essere effettuato prima della partenza dal Regno Unito e mostrato al rientro).
È richiesto che il risultato del test COVID-19 sia in lingua inglese, francese o spagnola e indichi, oltre all’esito negativo dell’esame, il nome del viaggiatore come indicato sul passaporto/carta d’identità, la data di nascita, la denominazione dell’esame effettuato e i recapiti del centro medico che lo ha effettuato.
2) compilare un FORMULARIO ONLINE (“travel locator form”) nei due giorni precedenti la partenza. Nel formulario viene richiesto un indirizzo specifico e un numero di telefono al quale i viaggiatori possano essere contattati.
3) osservare un isolamento cautelare di 10 giorni. Il luogo dove sarà effettuata la quarantena (indirizzo privato o COVID hotel) varia a seconda del Paese di provenienza. Maggiori informazioni qui.
È possibile ridurre la quarantena a 5 giorni utilizzando l’opzione test-to-release (se non si giunge/si è transitato in uno dei paesi oggetto di “travel ban”) effettuando un test a pagamento il 5° giorno di auto isolamento. Tale test va prenotato separatamente, riportando l’avvenuta opzione nel Passenger Locator Form. Si può optare per il test-to-release anche una volta arrivati in UK, compilando un nuovo PLF. Rimane un’opzione volontaria, per ridurre i tempi dell’auto isolamento ma non sostituisce i test obbligatori pre-partenza ed in occasione del 2° ed 8° giorno. Informazioni sulle strutture sanitarie abilitate sono disponibili qui.
4) effettuare due test COVID-19 in occasione del secondo e dell’ottavo giorno di autoisolamento nel Paese.  I due COVID test devono essere prenotati e pagati prima dell’ingresso nel Paese (£210) tramite il portale dedicato https://quarantinehotelbookings.ctmportal.co.uk. Successivamente al pagamento verrà inviata per posta un covid-test-kit, all’indirizzo indicato nel Regno Unito.  Il numero di prenotazione va riportato nel Passenger Locator Form. Senza prenotazione, relativa compilazione PLF ed esito negativo del test pre-partenza non si viene imbarcati (primi controlli a carico del vettore) e sono previste consistenti sanzioni. 

L’isolamento dovrà essere osservato anche da chi soggiorna nel Regno Unito per un periodo inferiore ai 10 giorni (per esempio, viaggiatori in transito con necessità di pernottare nel Regno Unito) sono tenuti ad osservare l’isolamento durante la permanenza sul territorio britannico. Si potrà comunque interrompere la quarantena per recarsi al confine e lasciare il Regno Unito.
 
Icittadini britannici e gli stranieri residenti nel Regno Unito che siano pienamente vaccinati non devono osservare un periodo di isolamento cautelare o sottoporsi ad un tampone di monitoraggio dell’8° giorno in occasione del rientro in Inghilterra da destinazioni classificate come a rischio medio (lista arancione britannica). Lo status vaccinale dovrà essere dimostrato utilizzando l’app NHS o un’attestazione cartacea fornita dal sistema sanitario britannico. 
Queste facilitazioni saranno soggette a tre condizioni: 1) che almeno 14 giorni siano trascorsi dalla somministrazione della seconda dose di vaccino; 2) che la vaccinazione sia avvenuta nell’ambito della campagna vaccinale britannica; 3) che il luogo d’ingresso nel Regno Unito sia in Inghilterra. Continuerà l’obbligo di sottoporsi ad un tampone nei tre giorni precedenti la partenza e a prenotare un tampone di monitoraggio a pagamento da svolgersi il 2° giorno dopo l’arrivo.
Per i minori che viaggino al seguito di adulti doppi vaccinati da Paesi in lista arancione, saranno previste le seguenti esenzioni: i bambini fino ai quattro anni saranno esentati da qualsiasi tampone e dall’obbligo di isolamento cautelare; per i bambini dai 5 ai 10 anni, sarà richiesto solo un tampone in occasione del 2° giorno dopo l’arrivo, ma non il tampone pre-partenza o il tampone dell’8° giorno; i minori dagli 11 ai 17 anni saranno esentati dall’obbligo di isolamento cautelare e dal tampone dell’8° giorno, ma dovranno sottoporsi a tampone pre-partenza e del 2° giorno.
 
 
Gli arrivi internazionali in Scozia, a prescindere dal paese di provenienza, sono soggetti a quarantena nei c.d. COVID-hotel per dieci giorni a proprie spese.
Limitate categorie di viaggiatori sono esentate dall’obbligo di isolamento a prescindere dal Paese di origine dello spostamento. Per maggiori informazioni si rimanda a questo sito.
Per viaggi con destinazione finale nel Regno Unito ma al di fuori dell’Inghilterra, si prega di fare riferimento alle indicazioni diramate dalle regioni autonome del Galles, dell’Irlanda del Nord e della Scozia o dalle autorità delle Isole del Canale (Guernsey e Jersey) e dell’Isola di Man, che possono variare anche significativamente dalle norme del resto del Paese. Ciascuna regione limita gli ingressi dal resto del Regno Unito per finalità specifiche, elencate sui rispettivi siti web.

CLICCA QUI per leggere il nostro articolo “Viaggiare ai tempi del Covid: le norme per imbarcarsi sui traghetti”

Austria

L’ingresso in Austria è sottoposto alle seguenti regole, ai fini del contenimento della pandemia di Covid 19.
Ingresso da Paesi considerati a basso rischio Covid 
Per i  viaggiatori in ingresso in Austria che nei 10 giorni precedenti abbiano soggiornato esclusivamente in Austria o in Albania, Andorra, Arabia Saudita, Armenia, Australia, Azerbaigian, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Brunei, Bulgaria, Canada, Cipro, Corea del Sud, Croazia,  Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Giordania, Grecia, Hong Kong, Irlanda, Islanda, Israele, ITALIA, Kosovo, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macao, Macedonia del Nord, Malta, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Qatar, Repubblica Ceca, Romania, San Marino, Serbia, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Tailandia, Ungheria, USA, Vaticano e Vietnam, è richiesto:
(a) certificato o test, in lingua inglese o tedesca, attestante la negatività al Covid 19. Il test (presentato direttamente o tramite certificato) deve essere stato effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese, in caso di test molecolare, nelle 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese, in caso di test antigenico. Se sprovvisti di tale test/ certificazione al momento dell’ingresso in Austria, il test molecolare o antigenico deve essere effettuato nelle 24 ore successive. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla sezione Mobilità di questa scheda;
(b) oppure, certificato, sempre in lingua inglese o tedesca, attestante la guarigione da un’infezione Covid 19 contratta negli ultimi 6 mesi;
(c) oppure, certificato, sempre in lingua inglese o tedesca, attestante l’avvenuta vaccinazione al Covid 19. A tal fine, vengono considerati validi i vaccini autorizzati dall’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) oppure elencati nell’Emergeny Use List dell’OMS). Il vaccino deve essere stato inoculato in un intervallo di tempo che va dai 21 giorni ai 9 mesi precedenti l’ingresso nel Paese (non è valido ai fini dell’ingresso in Austria un vaccino inoculato meno di 21 giorni o più di 9 mesi prima). È sufficiente la prima dose. Il calcolo dei 9 mesi decorre dalla somministrazione della prima dose, se il vaccino prevede più somministrazioni. 
Permane dunque (se non in possesso di certificazione attestante la vaccinazione o la guarigione dal Covid 19 nei termini sopra indicati) l’obbligo di essere in possesso di un test Covid negativo (effettuato nelle 72 ore precedenti se molecolare, nelle 48 ore precedenti se antigenico) al momento dell’ingresso in Austria, o di effettuarlo nelle 24 ore successive. Il possesso di test o di certificato di guarigione o di vaccinazione nei termini sopra indicati esonera dalla quarantenaa condizione che si sia stati esclusivamente in Austria o un uno dei Paesi sopra elencati nei 10 giorni precedenti (altrimenti la quarantena va fatta). 

Chi non è in possesso di uno dei tre attestati di cui sopra (e dunque dovrà fare il test entro le 24 ore) è/o è stato in altri Paesi (diversi da quelli sopra elencati e dall’Austria) nei 10 giorni precedenti è invece tenuto alla pre-registrazione on line, al sito https://entry.ptc.gv.at/, da effettuare nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese. La conferma della registrazione viene generata automaticamente dal sistema e deve essere presentata, in formato cartaceo o digitale, su richiesta delle autorità in caso di controlli. In sintesi, le stesse condizioni che esonerano dalla quarantena esonerano adesso anche dalla pre-registrazione on line, ma devono essere possedute al momento dell’ingresso nel Paese.

Non è richiesta, lì dove previsto, la presentazione di un certificato medico per bambini fino ai 12 anni di età in provenienza dall’estero, se accompagnati (vale invece per essi l’obbligo di quarantena, ove previsto). Il transito attraverso l’Austria senza effettuare fermate intermedie/ assicurando l’immediata ripartenza è di norma consentito, senza obbligo di registrazione, di test o altra certificazione e di quarantena.

CLICCA QUI per leggere il nostro articolo con le norme per l’ingresso in Spagna, Francia, Germania, Danimarca, Grecia e Irlanda

Croazia

Con le misure in vigore fino al 31 luglio 2021, le Autorità croate hanno disposto le seguenti limitazioni relative all’ingresso in Croazia:
 
1) I viaggiatori provenienti direttamente dagli stati membri dell’UE, indipendentemente dalla loro nazionalità, così come i cittadini dell’UE o dell’area Schenghen e le loro famiglie provenienti da paesi terzi, possono entrare in Croazia su presentazione del Certificato Digitale Covid UE in formato digitale o cartaceo.
Coloro i quali non siano in possesso di tale Certificato devono presentare, alternativamente, uno dei seguenti documenti:
 – Test PCR negativo eseguito non oltre le 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese;
–  test antigenico rapido negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese;
– certificato di vaccinazione rilasciato non oltre i 210 giorni precedenti l’ingresso in Croazia che attesti di aver ricevuto le  due dosi di vaccino  (per  vaccini Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Gamaleya, Sinopharm),
– Certificato di vaccinazione rilasciato non oltre i 210 giorni precedenti l’ingresso in Croazia che attesti che sono trascorsi 14 giorni dal ricevimento della singola dose di vaccino (per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson),
– certificato medico che confermi la guarigione dal Covid-19 e una singola iniezione entro 6 mesi dall’infezione, se questo vaccino è stato somministrato entro 210 giorni prima dell’ingresso in Croazia.
– certificato di ricevimento di una prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Gamaleya tra i 22 ed i  42 giorni prima dell’ingresso in Croazia;
– certificato di ricevimento di una prima dose di vaccino Astra Zeneca tra i 22 e gli 84 giorni prima dell’ingresso in Croazia;
– test positivo (PCR o test antigenico rapido) eseguito tra i 180 e gli 11 giorni prima dell’ingresso nel territorio o certificato medico che confermi la guarigione.
Qualora impossibilitati a presentare uno dei suddetti certificati, i viaggiatori devono effettuare un tampone all’arrivo in Croazia ed osservare un autoisolamento fino al ricevimento dell’esito negativo. Nel caso in cui non sia possibile effettuare il tampone, è prevista la misura di autoisolamento di 10 giorni.
I bambini sotto i 12 anni accompagnati da un genitore/tutore sono esentati dal test o dall’autoisolamento se il genitore/tutore è in possesso di un certificato digitale Covid dell’UE o di un risultato negativo di un test PCR o antigene rapido, o di un certificato di vaccinazione o di un certificato di guarigione da Covid-19.
 
Queste condizioni non si applicano ai viaggiatori in transito, se la durata del loro soggiorno in Croazia è inferiore alle 12 ore ed è attestata da un documento appropriato (per esempio: prenotazione di un alloggio in un paese vicino).
 
2) Viaggiatori provenienti dai paesi terzi elencati nella raccomandazione (UE) 2020/2169 del Consiglio, del 17 dicembre 2020
Indipendentemente dalla loro nazionalità, i viaggiatori provenienti direttamente da tali Paesi non sono tenuti a presentare un test PCR negativo o ad autoisolarsi se non sono stati in contatto con una persona infetta e non mostrano segni di infezione.
 
3) I cittadini di paesi terzi che non sono né familiari di cittadini dell’UE né residenti nell’UE sono autorizzati ad entrare in Croazia (e in questo caso senza misure precauzionali) solo in casi specifici elencati sul sito Recommendations and instructions for crossing the state border (koronavirus.hr)
 
4) I viaggiatori provenienti da paesi che figurano nella lista dei paesi/territori d’origine con misure epidemiologiche specifiche all’arrivo in Croazia (Brasile, Zanzibar, India e Sudafrica) sono obbligati a presentare il risultato negativo di un test PCR effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso  nel paese e ad autoisolarsi per 14 giorni. Questo autoisolamento può essere interrotto il settimo giorno, a seguito di ulteriore test PCR con esito negativo, effettuato presso una struttura locale autorizzata.
 
Viene inoltre raccomandato a tutte le persone che possono entrare in Croazia (categorie su indicate) di segnalare preventivamente l’ingresso, utilizzando l’applicazione Enter Croatia.

Malta

Il 14 luglio è entrata in vigore una nuova normativa ( L.N.299 del 2021; L.N. 300 del 2021; L.N. 301 del 2021) che consente l’ingresso a Malta dai Paesi inseriti in lista Ambra (inclusa l’Italia) su condizione delle seguenti disposizioni:
 
1) la presentazione di un certificato EU Covid-19 che attesti il completamento, da almeno 14 giorni, del ciclo vaccinale contro il Covid-19.
 
2) L’obbligo di quarantena di 14 giorni per coloro che non sono in possesso del certificato EU Covid-19 in un albergo indicato dalle Autorità sanitarie maltesi. Le spese del vitto saranno a carico dell’interessato.
 
3) Le persone che non possono essere vaccinate per ragioni di salute e i bambini da 5 a 11 anni non devono essere in possesso di un certificato EU Covid-19 ma dovranno presentare un test PCR negativo svolto entro le 72 ore precedenti all’ingresso sul territorio maltese.
 
4) I residenti a Malta, il cui rientro era già stato programmato prima dell’entrata in vigore di questa normativa, non devono essere in possesso di un certificato EU Covid-19 ma dovranno presentare un test PCR negativo svolto entro le 72 ore precedenti all’ingresso sul territorio maltese.
 
5) I bambini sotto i cinque anni sono esenti dall’obbligo di essere in possesso di un certificato EU Covid-19 o un test PCR negativo. I minori non accompagnati non potranno entrare nel Paese.
 
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito maltese: https://www.visitmalta.com/it/

Paesi Bassi

Il Governo olandese ha modificato alcune misure in vigore riguardanti sia l’ingresso nel Paese sia le riaperture di alcune attività (per queste ultime consultare la sezione sanitaria di questa scheda).
Arrivo da zone considerate sicure (verde, giallo, tra cui l’Italia a partire dal 10 giugno 2021). Non sono necessari test da presentare all’imbarco né periodi di auto-isolamento all’arrivo. Le aree considerate sicure sono elencate a questo link
Arrivo da zone considerate a rischio (arancione). Tutti i passeggeri che viaggiano nei Paesi Bassi per via aerea o marittima da aree ad alto rischio devono essere in grado di produrre il risultato negativo di un test rapido COVID-19 eseguito poco prima della loro partenza. Il test non deve essere stato eseguito più di 24 ore prima dell’imbarco sull’aereo o sulla nave. Questo requisito si aggiunge all’esistente risultato negativo obbligatorio di un test PCR eseguito non più di 72 ore prima dell’arrivo nei Paesi Bassi. In alternativa ai due test, è possibile presentare il risultato negativo di un test PCR COVID-19 effettuato non più di 24 ore precedenti l’ingresso nel Paese.
Inoltre, i viaggiatori devono effettuare 10 giorni di isolamento all’arrivo nei Paesi Bassi. Dopo 5 giorni possono effettuare un test PCR. Se il risultato di questo test PCR è negativo, possono terminare l’isolamento.
A questo link è possibile controllare le misure che si applicano ai viaggiatori e le eventuali eccezioni agli obblighi prescritti.
Le valutazioni del Governo olandese sulla rischiosità di un’area possono variare in maniera frequente. Si consiglia di controllare sempre a questo link se l’area di provenienza si trova tra quelle a rischio o tra quelle considerate sicure. L’avviso di viaggio relativo all’Italia è visibile a questo link.

Svizzera

Si consiglia vivamente, prima di mettersi in viaggio, di consultare il sito ufficiale dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica svizzera (https://www.bag.admin.ch/bag/it/home.html) e di verificare i provvedimenti in vigore compilando il Travelcheck interattivo, che fornisce indicazioni specifiche e sempre aggiornate per ogni tipologia di viaggiatore .
 
INGRESSI PER VIA AEREA
A partire dal 26 giugno 2021, il requisito della quarantena è revocato per tutti coloro che provengono dall’area Schengen. Dall’Area Schengen, si può entrare in Svizzera per via aerea a condizione di poter dimostrare di:
a) essere completamente vaccinati;
b) essere guariti da COVID-19. Se non si dispone di un certificato che attesti le condizioni indicate alla lettera a) o alla lettera b), si può entrare a condizione di sottoporsi a test PCR effettuato nelle 72 ore precedenti l’imbarco, ovvero test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti l’imbarco.  
In caso di arrivo in aereo è, inoltre, necessario compilare il modulo di contatto disponibile al seguente link: https://swissplf.admin.ch/formular
L’elenco degli Stati e delle aree ad alto rischio di infezione si riduce ai soli Stati e aree in cui circolano varianti virali preoccupanti per la Svizzera (non è inclusa l’Italia ). Anche in provenienza da Stati o aree ad alto rischio, è possibile l’ingresso in Svizzera per via aerea, senza ulteriori adempimenti, a condizione di presentare un certificato di vaccinazione completata o di avvenuta guarigione. In mancanza, si può entrare con test PCR o antigenico negativo e sottoponendosi alla quarantena all’arrivo, per un periodo di 10 giorni.
I minori di 16 anni sono comunque esclusi dagli obblighi di test e quarantena.
 
INGRESSI VIA TERRA
L’ingresso via terra dall’Italia, al momento, è libero. Non è richiesta la presentazione del risultato negativo di un test, né sono previsti altri adempimenti.

Rientro in Italia

In base all’Ordinanza 14 maggio 2021 del Ministro della Salute, per l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno o transito dai Paesi dell’elenco C nei 14 giorni precedenti  è richiesta la compilazione di un formulario on-line di localizzazione (CLICCA QUI) (denominato anche digital Passenger Locator Form – dPLF).

In base all’Ordinanza 18 giugno 2021, dal 21 giugno è inoltre obbligatorio presentare la Certificazione Verde Covid-19 rilasciata o riconosciuta ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. c), del decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 , da cui risulti, alternativamente:

  • avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2,  con  attestazione  del completamento del prescritto ciclo vaccinale  da  almeno  quattordici giorni;
  • avvenuta guarigione da COVID-19,  con  contestuale  cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2;
  • effettuazione, nelle quarantotto ore antecedenti  all’ingresso nel territorio nazionale, di test antigenico rapido o molecolare  con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

bambini al di sotto dei sei (6) anni di età sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico, ma non dall’obbligo dell’isolamento, ove previsto. I minori di diciotto (18) anni sono esentati dall’obbligo di isolamento (ove previsto) solo nel caso in cui siano accompagnati da un adulto (genitore o altro accompagnatore) in possesso di Certificazione verde Covid.

Nel caso in cui  non sia possibile presentare la Certificazione verde Covid-19, è comunque possibile entrare in Italia, a condizione di:

  • Sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di dieci (10) giorni, presso l’abitazione o la dimora, informando il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio;
  • Effettuare un test molecolare o antigenico al termine dell’isolamento fiduciario.

Fino al 30 luglio, se si fa rientro nel territorio italiano a seguito di permanenza di durata non superiore a 24 ore in località estere situate a distanza non superiore a 60 km dal luogo di residenza, domicilio o abitazione in Italia, tale spostamento non è soggetto all’obbligo di test molecolare o antigenico al rientro in Italia. Se si viaggia con mezzo proprio e non si superano le 48 ore di permanenza all’estero, non è necessario compilare il digital Passenger locator form o un’autodichiarazione.

Vi consigliamo, durante l’organizzazione della vostra vacanza e qualche giorno prima di partire, di consultare le pagine ufficiali della nazione in cui vi state recando e il sito Viaggiare Sicuri (CLICCA QUI)

Fonte: www.viaggiaresicuri.it


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