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Chirurgia toracica mini-invasiva all’Ospedale di Varese

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Redazione 5 Giugno 2019
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L’Ospedale di Circolo di Varese è uno dei pochi centri in Italia ad utilizzare la VATS Lobectomy, una tecnica di chirurgia toracica mini-invasiva: permette di operare i pazienti con tumore al polmone con incisioni minime, riducendo anche i tempi di degenza media.

Si chiama VATS Lobectomy ed è una tecnica di chirurgica toracica mini-invasiva video-guidata applicata in 50 centri in Italia.

Non molti, a causa della specifica formazione che richiede da parte dei chirurghi toracici. Tra questi centri, c’è anche l’Ospedale di Circolo di Varese che, per numerosità di casi trattatati si attesta al sedicesimo posto nella classifica nazionale e terzo a livello lombardo.

VATS è un acronimo e sta per Video Assisted Thoracic Surgery, ad indicare appunto un approccio endoscopico che sfrutta incisioni minime con l’ausilio di strumenti dedicati e di una telecamera con monitor ad alta definizione.

La VATS Lobectomy permette di operare i pazienti con tumore al polmone con una tecnica miniinvasiva – spiega il Prof. Andrea Imperatori, Responsabile della Chirurgia generale ad indirizzo toracico –  Se la chirurgia tradizionale comportava un’incisione della parete toracica di 15-20 centimetri, con questa tecnica è possibile ottenere la stessa efficacia, ovvero l’eradicazione del tumore, con tre accessi, di cui uno di quattro centimetri e due di un solo centimetro, o addirittura, nelle più recenti applicazioni, con un solo accesso di quattro centimetri. Tutto ciò significa minor dolore e maggiore rapidità nella ripresa, che, in termini di degenza media, scende da 10-12 giorni a soli 6 giorni, mantenendo il medesimo risultato dal punto di vista oncologico. Nell’ultimo anno abbiamo operato con questa tecnica oltre il 70% dei nostri pazienti“.

A Varese la VATS Lobectomy si esegue dal 2014, per un totale di quasi 200 interventi. Un numero importante che, negli ultimi mesi, sta conoscendo un’impennata, complice il buon funzionamento del Punto Polmone, un ambulatorio guidato dalla Dott.ssa Maria Luisa Ortelli, in collaborazione con colleghi Pneumologi e Chirurghi. L’ambulatorio, che afferisce al reparto di Pneumologia, è dedicato ai pazienti con sospetto tumore al polmone e rappresenta la porta di ingresso di un percorso diagnostico e terapeutico: esso costituisce un riferimento per i Medici sul territorio e contribuisce a mantenere viva l’attenzione sulla prevenzione.

Il tumore al polmone rappresenta, infatti, la prima causa di morte nell’uomo per tumore, ma è in significativo aumento anche tra le donne. Il fumo di sigaretta è il fattore di rischio più importante per circa l’85% dei tumori polmonari. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata di poco, passando dal 12 al 18%, ma è ancora troppo bassa. “Una soluzione sta nella diagnosi precoce – spiega il Prof. Imperatori – se individuato in tempo, il tumore può essere asportato chirurgicamente e, in questo modo, si offrono ottime chance di guarigione al paziente. Infatti, la probabilità di sopravvivenza a cinque anni può superare il 70%“.

Grazie alla VATS Lobectomy l’intervento chirurgico è sempre meno invasivo, con effetti benefici sulla ripresa precoce del paziente, minori complicanze, minor dolore e degenze più brevi.

La chirurgia ad indirizzo toracico di Varese conta sette specialisti, di cui tre sono specificamente formati ad eseguire la VATS Lobectomy. In collaborazione con il Prof. Nicola Rotolo abbiamo già eseguito un intervento di asportazione di tumore al polmone con un solo accesso di quattro centimetri. Ma non ci fermiamo qui: lavoriamo per affinare ulteriormente la tecnica – tiene a precisare Imperatori – grazie a importanti collaborazioni sia nazionali che internazionali, queste ultime con gli ospedali di Leeds, nel Regno Unito, di Seattle, negli USA, e di Osaka in Giappone“.

Fonte: www.asst-settelaghi.it

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