No Green Pass? – Chi paga le sanzioni e quanto
L’articolo 3 del disegno legge approvato in Senato il 15 settembre 2021 definisce meglio alcuni aspetti dell’impiego dei green pass (certificazioni verdi) per accedere ai vari servizi che ne richiedono il possesso, comprese le eventuali sanzioni. Prendiamo spunto per riepilogare quanto stabilito finora.
Le sanzioni in caso di mancanza di green pass
Passeggeri, avventori
La multa per chi non potrà mostrare un green pass nel momento del controllo sarà da 400 a 1.000 euro (in caso si sia su un mezzo di trasporto si verrà spostati in luogo isolato e lasciati a pubblici ufficiali che procederanno ad emettere la sanzione). Se in presenza di falsificazione la sanzione non sarà soltanto pecuniaria, ma prevedrà anche una denuncia.
Gestori dei Locali
Se il gestore non procede a controllare il possesso del green pass agli avventori laddove previsto sarà multato per un ammontare tra i 400 e i 1.000 euro e se la violazione venisse reiterata in tre controlli diversi (non effettuati nello stesso giorno, ogni controllo in un giorno diverso) è prevista la chiusura da 1 a 10 giorni.
Scuole e RSA
Genitori e professionisti esterni (es. idraulici, elettricisti…) nelle scuole: da 400 a 1.000 euro. Stessa cosa per i docenti delle scuole e il personale delle RSA, ai quali però potrà essere anche sospeso lo stipendio in caso di violazione per 5 giorni, esattamente come nel caso delle assenze ingiustificate. La multa da 400 a 1.000 euro verrà applicata anche a dirigenti e datori di lavoro che non eseguano i controlli.
Fiere e sagre all’aperto
Si segnala che in caso avvenissero dei controlli a campione in fiere e sagre organizzate all’aperto laddove non vi siano dei varchi dove effettivamente poter controllare, le sanzioni verranno applicate esclusivamente ai soggetti che non avranno la certificazione e non agli organizzatori, a patto che che gli obblighi informativi (segnaletica ben visibile) siano stati rispettati.
Segnaliamo che la normativa sarà in futuro soggetta a numerosi aggiornamenti più restrittivi soprattutto sul luogo di lavoro, visto l’indirizzo che sta prendendo il Governo nelle ultime consultazioni con imprese e sindacati per il rientro in presenza dei dipendenti pubblici e privati. Si parla, ma non è ancora stato approvato, di un obbligo di green pass sul luogo di lavoro e di una normativa che consenta ai locali di rimanere aperti anche in caso di passaggio alla fascia di rischio arancione esclusivamente per coloro in possesso della certificazione verde.
Fonte: governo