fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Assistenza Medicina Rubriche Top

Alzheimer: desiderio di un riferimento unico ma necessità di turni e riposi

blank
Silvia Farina 19 Novembre 2021
blank

Riposi e turni non massacranti per avere qualità nell’assistenza al malato di Alzheimer

Conciliare punti di vista ed esigenze di figli e anziani implica comprendere che non esiste una soluzione esaustiva: la sensazione è sempre quella di mancare in qualcosa.

Per le persone anziane accettare “una” persona che li assista è un’impresa e titanica, tale per cui i figli rifiutano di rifare la stessa battaglia per una seconda o addirittura una terza persona, ma è assolutamente necessario farlo.

I riposi non riconosciuti sono il motivo principale per cui poi un’assistente fugge in malo modo e quello per cui le famiglie affrontano vertenze costosissime, ma soprattutto è quello che impedisce di garantire un’assistenza di qualità.

Un’unica persona che presti assistenza 24h/24h e 7gg/7gg è una situazione che prima di essere illegale, è disumana e irragionevole. Il fatto che l’assistito/a trascorra magari la maggior parte del tempo a letto o dormendo non è un motivo valido per giustificare un impegno orario assimilabile alla schiavitù: molte famiglie non lo capiscono e spesso nella presenza unica trovano la loro “area di confort” che evita ulteriori battaglie coi genitori e magari consente pure di risparmiare. (continua dopo)

Anche se l’assistenza non prevede un impegno fisico costante, implica comunque il peso mentale di non avere tempo per se stessi o per svagarsi, e soprattutto quello della responsabilità di avere una persona fragile che – da un momento all’altro – possa avere una crisi cardiaca, respiratoria o igienica tale per cui non si possa far nulla se non restare in casa. E se poi la “persona unica” si ammala o ha bisogno di assentarsi, come fare senza fissare turni e riposi, senza avere un piano b?

Se ciò che scrivo vi sembra irragionevole, il suggerimento è sempre lo stesso: provate a fare voi questa vita, anche solo per un fine settimana, magari anche restando accanto alla badante che sappia intervenire dove voi siete in difficoltà, ma senza uscire mai di casa e restando disponibili la notte, e poi capirete la follia di aspettarsi tutto questo da una persona sola.

Silvia Farina
PROCURATORE D’AIUTO – Costruisco l’assistenza per le persone anziane

Clicca qui per leggere tutti gli articoli a tema Alzheimer di Silvia Farina

Tags: