fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Medicina Rubriche Top

La persona affetta da Alzheimer resta una persona adulta, da rispettare

blank
Silvia Farina 21 Novembre 2021
blank

Uno dei criteri cardine della mia selezione del personale risiede nell’ascoltare come gli operatori parlano delle loro esperienze assistenziali, in cui ricorrono spesso alle citazioni di aneddoti o riportano dialoghi intercorsi: appena sento appellativi come “nonno” – “tesoro” – “amore” li escludo. Tollero a fatica gli asettici “paziente” e “utente” e qualora diano del tu, concedo il beneficio del dubbio sulla capacità di modularsi secondo le mie indicazioni.

Mai ci sogneremmo di rivolgerci in questo modo ad un professore, un architetto o anche ad una signora, perché da parte nostra sarebbe una grave mancanza di riguardo: tale rimane se la persona è malata e incapace di farsi rispettare.

Parimenti l’uso di termini negativi fa sì che la persona si senta esclusa e trattata come un bambino e di conseguenza può diventare sempre più resistente a qualsiasi suggerimento o approccio. Esempi di termini negativi che mai ci permetteremmo di rivolgere ad una persona in condizioni di normalità sono: “non fare”, “smetti”, “non puoi”, “no”, “non dovresti”, “non sei più capace”, “non si fa così”.

L’uso di un linguaggio positivo consentirà loro di sentirsi più importanti e utili e aiuterà i caregiver a superare i loro atteggiamenti ostili. “Così rischia di farsi male, ho visto un nuovo modo di…”, “sono d’accordo con lei, tuttavia…”, “prendo comunque il cappotto così se poi ha freddo…”, “lasci che le insegni un trucchetto per riuscire a…”.

Silvia Farina Home instead - scelta badante alzheimer

Il rispetto della dignità di una persona passa attraverso queste e altre piccole attenzioni: la tuta è certamente più semplice da gestire, ma una bella camicia con una gonna e i collant, o una camicia con cravatta sono molto più dignitosi; come anche i capelli o la barba in ordine come se avessero ospiti o le unghie curate se avevano l’abitudine della manicure.

Silvia Farina
PROCURATORE D’AIUTO – Costruisco l’assistenza per le persone anziane

Tags: